Coronavirus ultime notizie: cosa non si può fare fino al 3 e 15 giugno?

Coronavirus ultime notizie: ci sono nuove date da segnare sul calendario, nuovi orizzonti entro i quali non è possibile fare alcune cose. Ecco quali.

Coronavirus ultime notizie cosa non si può fare
Coronavirus ultime notizie: cosa non si può fare fino al 3 e 15 giugno?

Coronavirus ultime notizie: ci sono nuove date da tenere a mente per il ritorno graduale alla nuova normalità. Oltre a oggi, lunedì 18 maggio, giorno di riapertura per moltissime attività professionali, altre due date da tenere a mente sono quelle di mercoledì 3 lunedì 15 giugno 2020. Andiamo a vedere cosa non si può fare fino al 3 e al 15 giugno.

Coronavirus ultime notizie: autocertificazione serve ancora?

Da lunedì 18 maggio saremo liberi di muoverci senza autocertificazione, dunque senza una giustificazione o un motivo che certifichi la nostra necessità di spostarsi. Tuttavia questa libertà è vincolata solo all’interno della regione di residenza. Gli spostamenti interregionali sono infatti ancora limitati e per spostarsi da una regione all’altra ci sarà sempre il bisogno di un’autocertificazione con i consueti motivi (lavoro, salute, urgenza). Questo almeno fino a martedì 2 giugno: il giorno dopo dovrebbe essere tolto l’obbligo di autocertificazione anche per chi si sposta da una regione all’altra.

Amici, parenti, congiunti: chi è possibile incontrare?

Dopo i famosi congiunti, da lunedì 18 maggio 2020 via libera anche agli amici (sempre all’interno della regione di residenza). Sarà possibile tornare a far visita agli amici, ma sempre con le nuove regole: distanziamento sociale di almeno 1 metro, obbligo di mascherina nei luoghi chiusi aperti al pubblico e anche nei luoghi aperti se non è possibile mantenere la distanza interpersonale di sicurezza. Vietati gli assembramenti sociali, quindi gli incontri con molte persone.

Coronavirus ultime notizie: la questione delle frontiere

Fino al 3 giugno sarà possibile rientrare nella propria regione di residenza da un’altra regione e perfino dall’estero ma solo in caso di lavoro, salute e necessità. A partire da lunedì 3 giugno, invece, c’è il via libera anche per i turisti stranieri (europei): si riaprono le frontiere e non ci sarà bisogno nemmeno di una quarantena obbligatoria di 14 giorni per chi viene dai Paesi europei.

Mentre l’Italia riapre le sue frontiere verso gli altri Paesi europei, non è ancora noto se gli altri Paesi apriranno i loro confini agli italiani. Novità in arrivo nei prossimi giorni, ma una buona parte di Stati europei potrebbero riaccogliere anche i cittadini italiani. Su questo punto restiamo in attesa di aggiornamenti dall’estero.

Non si può ancora andare in palestra

Per andare in palestra occorre attendere un’altra settimana. Palestre e piscine, infatti, potranno riaprire solo a partire da lunedì 25 maggio. Inutile precisare che anche in questi locali bisognerà rispettare un preciso protocollo di sicurezza. Sarà consentito svolgere attività sportiva individuale (non di gruppo) mantenendo 2 metri di distanza interpersonale. Nelle piscine, invece, ogni nuotatore avrà a disposizione uno spazio di 7 metri quadri.

Aree giochi nei parchi per bambini e centri estivi

Le Regioni avranno maggiore potere (e più responsabilità) nel riaprire (ed eventualmente richiudere se ce ne fosse il bisogno) aree verde, parchi, ville, giardini, e quindi avrà potere decisionale anche sull’utilizzo o meno delle strutture e attrezzature che vi si trovano all’interno, comprese le aree giochi per bambini. In ogni caso, per chi volesse mandare il proprio figlio nei centri estivi, non potrà ancora farlo: bisognerà attendere il 15 giugno.

Cinema e teatri

Ancora niente intrattenimento: bisognerà aspettare un altro mese per la riapertura di quei luoghi dove l’aggregazione sociale rappresenta un ingrediente essenziale. Per andare al teatro e al cinema occorrerà attendere il 15 giugno 2020. Ingressi contingentati, poltrone vuote, posti prestabilite, percorsi di ingresso e di uscita separati. Vietati gli afflussi superiori a 200 persone negli spazi chiusi e superiori a 1.000 negli spazi aperti.

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