Pagamento pos 2020: come annullare la transazione?

Pagamento pos: come funziona e perchè talvolta viene richiesto l’annullamento? Ecco i dettagli pratici per ottenere il riaccredito della somma

Pagamento pos 2020: come annullare la transazione?
Pagamento pos 2020: come annullare la transazione?

Oggigiorno i pagamenti elettronici, ovvero senza uso di denaro contante, sono sempre più diffusi, anche per via degli incentivi messi in atto dal Governo. Da un lato, è possibile contrastare l’evasione fiscale con più efficacia, dall’altro il cliente, ovvero colui che compra un bene o un servizio, è agevolato da un metodo di pagamento indubbiamente più pratico e veloce. Ma in caso di pagamento pos, come si fa ad annullare la transazione? ovvero come si fa a bloccare il pagamento in moneta elettronica? Vediamolo.

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Pagamento pos: di che si tratta? a che serve?

Prima di chiarire come fare ad annullare una transazione effettuata tramite pos, ricordiamo brevemente cos’è questo dispositivo. Il pos (dall’inglese “Point of sale“, ovvero “punto di vendita”) o terminale di pagamento è una apparecchiatura elettronica che permette di compiere pagamenti con moneta elettronica, ovvero carte di credito (ad es. Visa Electron), carte di debito (ad es. PagoBancomat) o carte prepagate (ad es. la prepagata Postapay).

Tale strumento può essere usato per acquistare beni o servizi presso attività come quelle degli esercenti commerciali, degli artigiani, dei liberi professionisti ecc. Il terminale in oggetto è collegato con il centro di elaborazione della banca o del gruppo di banche che rendono possibile il servizio, allo scopo di autorizzare il relativo addebito (in tempo reale o differito) sul c/c del soggetto abilitato e il correlato accredito sul conto corrente del creditore, ovvero colui che ha venduto il bene o svolto un certo servizio.

Essendo anche il pos uno strumento rientrante in un tipico servizio offerto dalla banca, l’esercente in questione deve previamente stipulare un contratto ad hoc con la propria banca (contratto per servizio POS).

Può succedere però che chi effettua la transazione elettronica, ci ripensi e si renda conto di aver commesso un errore: ebbene – come vedremo tra poco – la legge consente di rimediare al detto errore, annullando la transazione.

Perché bloccare la transazione elettronica? Ecco come fare

Posto che una persona ha in un primo tempo deciso di pagare un bene o un servizio tramite pos, ci si potrebbe domandare perché ripensarci ed opporsi al completamento della procedura. Ebbene, le ragioni possono essere fondamentalmente due: il commerciante o libero professionista ha addebitato una somma più volte invece che una sola – ovviamente per errore – oppure il cliente ha autorizzato un pagamento per una somma sbagliata o non voluto.

È quindi auspicabile che, a seguito di pagamento pos, colui che ha compiuto la transazione elettronica, verifichi immediatamente la correttezza della somma addebitata da colui che ha venduto il bene o svolto il servizio: per farlo, dovrà leggere con attenzione la ricevuta di pagamento. In caso di importo non corretto, sarà necessario domandare all’esercente il rimborso in denaro contante oppure effettuare lo storno del pagamento dal pos con ricevuta ad hoc, ovvero l’immediato annullamento dell’operazione contabile, con ripristino della situazione precedente. Non sempre però lo storno è tecnicamente possibile, dipendendo dal modello più o meno evoluto di dispositivo pos o dal fatto che l’errore nel pagamento è stato scoperto molti giorni dopo. Che fare dunque in caso di impossibilità di storno?

Ebbene, il cliente può tuttavia annullare la transazione elettronica compiuta con pagamento pos, contattando l’istituto di credito o la posta che ha emesso la carta di credito o di debito utilizzata per l’operazione. Per farlo concretamente, l’interessato potrà anzitutto collegarsi al sito internet della banca o delle poste, accedere con le proprie credenziali di home-banking e seguire le indicazioni via web, da pc o app per smartphone. Sarà necessario compilare un modulo per il riaccredito della somma, che annullerà di fatto il pagamento pos, ma bisognerà poi controllare il conto per vedere se di fatto vi è stato l’annullamento.

In alternativa, il cliente potrà comporre il numero di telefono del call center apposito (un numero verde attivo tutti i giorni in tutti gli orari) e seguire quanto comunicato nella telefonata, possibilmente facendosi assistere da un un operatore, a cui dovranno essere forniti i dati di riferimento, ovvero nome e cognome del titolare, informazioni sulla carta e sul correlato conto corrente. Ad operazione ultimata, il cliente dovrà verificare l’effettivo riaccredito della somma a suo tempo addebitata come pagamento: anche qui, per farlo dovrà prestare attenzione alle movimentazioni del conto corrente, verificando il suo stato qualche giorno dopo.

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Concludendo, bisogna prestare attenzione al pagamento pos effettuato con carta prepagata: le norme vigenti infatti non prevedono l’annullamento del pagamento, in quanto – in buona sostanza – non è previsto alcun riaccredito. Tuttavia, è possibile talvolta opporsi per riottenere quanto spettante, attraverso la procedura di contestazione di pagamento. Insomma, è vero che in linea generale è possibile annullare la transazione, ma occorre stare attenti a quale carta viene usata ed al fattore tempo.

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