Nuovo Lockdown in Italia: i 3 scenari dell’Oms per l’autunno

Nuovo lockdown Italia: Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms e membro del Cts, delinea tre scenari che potrebbero concretizzarsi in autunno

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Nuovo Lockdown in Italia: i 3 scenari dell’Oms per l’autunno

Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms e membro del Cts, delinea tre scenari che potrebbero concretizzarsi in Italia con il sopraggiungere dell’autunno. Una cosa è certa, dice Guerra, un nuovo lockdown globale è “improponibile”.

Nuovo lockdown: causerebbe danni senza dare alcun beneficio

Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della Sanità e membro del Comitato tecnico scientifico, citato dal Sole 24 Ore, esclude nettamente la possibilità di tornare a un “nuovo lockdown globale” nei prossimi mesi. Infatti, per Guerra tale possibilità è “improponibile” anche solo per il fatto che “causerebbe danni senza dare benefici”.

D’altra parte, sostiene sempre il direttore Oms, adesso “siamo in una posizione diversa”: innanzitutto, “stiamo ancora vivendo di rendita rispetto a quanto il lockdown ha permesso di ottenere”, inoltre, i piani ospedalieri sono stati aggiornati e “sono aumentate le strutture di terapia subintensiva e intensiva”, infine, “non ci troviamo più di fronte a un virus del tutto sconosciuto”.

Gli scenari per l’Italia in vista dell’autunno

Esclusa la possibilità di un nuovo lockdown, Ranieri Guerra passa in rassegna i possibili scenari che potrebbero presentarsi in Italia con l’arrivo dell’autunno. Il primo che poi è anche quello più ottimistico vede un aumento dei casi di contagio lento anche se costante, tra l’altro, “non necessariamente collegato a un aumento dei malati”. Nel secondo scenario, il quale è ritenuto il più plausibile da Guerra, riapertura delle scuole e maggior ricorso dei trasporti pubblici portano a un aumento dei casi decisamente più sensibile anche se comunque “contenibile”.

Poi c’è il terzo scenario, quello peggiore: la situazione potrebbe anche sfuggire di mano, nel senso che l’aumento dei casi potrebbe essere tale da impedire un tracciamento adeguato dei positivi, quindi, si assisterebbe a un’impennata di ricoveri. Tuttavia, ricorda sempre Guerra, anche in tal evenienza è molto improbabile che si verifichi “una crisi analoga a quella vissuta in passato”.

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