Pensioni ultime notizie: Fornero a favore di Quota 102, le parole

Pensioni: Elsa Fornero promuove parzialmente l’ipotesi di introdurre Quota 102 alla scadenza di Quota 100. Ecco cosa ha detto

Pensioni ultime notizie: Fornero a favore di Quota 102, le parole

Pensioni ultime notizie: Fornero a favore di Quota 102, le parole

Pensioni ultime notizie: nuovo intervento di Elsa Fornero. Nel corso di un’intervista l’ex ministro del Lavoro promuove l’ipotesi di introdurre Quota 102 alla scadenza, fissata al 31 dicembre 2021, di Quota 100 per evitare il concretizzarsi del temuto “effetto scalone”.

Pensioni: Quota 102 un passaggio intermedio

Sul fronte pensioni, fa notizia l’ultima intervista di Elsa Fornero. Il ministro del Lavoro del Governo Monti – nel corso del programma La7 L’aria che tira – ha promosso, anche se non del tutto, la possibilità di introdurre Quota 102 una volta che Quota 100 andrà in scadenza. “Quota 102 non è necessariamente una buona idea”, d’altra parte, potrebbe rappresentare “un passaggio per imprimere una certa gradualità” al sistema previdenziale (magari in vista di una riforma più ampia).

Se la forma di pensionamento anticipato non fosse sostituita da una modalità più o meno analoga, per molti lavoratori italiani si concretizzerebbe il temuto “effetto scalone” di 5 anni: in pratica, pur avendo i requisiti per fruire di Quota 100 (62 anni di età e 38 anni di contributi) potrebbero uscire dal mondo del lavoro solo dopo aver maturato l’età anagrafica richiesta per la pensione di vecchiaia (67 anni).

Abbandonare l’idea delle Quote?

L’esperta di pensioni Elsa Fornero poi torna ad attaccare Quota 100, soltanto un regalo elettorale ad alcune categorie di lavoratori ha dichiarato più volte, e più in generale il sistema delle Quote (età anagrafica più contributi versati). I modi per uscire dal mondo del lavoro dovrebbero essere solo due: la pensione di vecchiaia al raggiungimento di una certa età o la pensione contributiva, basata sulla maturazione di un certo numero di contributi (almeno il minimo indispensabile per non percepire un assegno inferiore alla soglia di povertà).

“Molte delle pensioni povere che abbiamo oggi dipendono dal fatto che sono state concesse a età relativamente giovani, sto parlando di persone in buona salute e che hanno il lavoro, non sto parlando di persone disoccupate o anziane che possono avere difficoltà, per le quali sono necessarie politiche attive” sottolinea la Fornero. Per chi ha perso il lavoro e fatica a trovarne un altro, continua l’ex ministro, “è giusto intervenire con una valutazione come l’ape sociale ha fatto in questi anni magari allargando l’ingresso ai lavori usuranti o gravosi. Oppure prendere misure che vadano nella direzione di aiutare le persone maggiormente in difficoltà”.

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