Coronavirus ultime notizie: Rt a 1,08, tutta Italia potenzialmente in zona gialla?

Coronavirus ultime notizie: diverse regioni hanno visto abbassarsi il proprio livello di rischio, intanto, l’indice Rt si avvicina a 1

Coronavirus ultime notizie: diverse regioni hanno visto abbassarsi il proprio livello di rischio, intanto, l’indice Rt si avvicina a 1

Coronavirus ultime notizie: Rt a 1,08, tutta Italia potenzialmente in zona gialla?

Coronavirus ultime notizie: come ampiamente atteso, diverse regioni hanno visto abbassarsi il proprio livello di rischio a seguito dell’ultimo monitoraggio sull’andamento dell’epidemia. L’indice Rt si sta avvicinando alla soglia si sicurezza: potenzialmente tutta Italia è già in “zona gialla?

Coronavirus ultime notizie: cambiano i colori sulla mappa “del rischio”

Coronavirus ultime notizie – Cambia il colore di alcune regioni sulla mappa del rischio. Da inizio novembre, l’Italia è stata divisa in zone rosse, arancioni e gialle a seconda del grado di diffusione del nuovo coronavirus: alcune regioni hanno esordito con un colore e di quel colore sono rimaste altre hanno visto aggravarsi la propria situazione e di conseguenza gli sono state imposte maggiori restrizioni. Le misure anti-contagio però sembrano cominciare a dare i primi risultati sul fronte del contenimento dell’epidemia:

Italia divisa in zone a fine ottobre 2020
Modifiche di fine novembre 2020
Le zone da fine novembre 2020

Tutta Italia potenzialmente in zona gialla?

Coronavirus ultime notizie – Secondo l’ultimo monitoraggio sull’andamento dell’epidemia (analizzata la settimana tra il 16 e il 22 novembre) l’indice Rt è attualmente (settimana 16-22 novembre) a quota 1,08 (la settimana precedente era a 1,18): la zona arancione scatta quando il valore raggiunge 1,25, invece, la zona rossa scatta con Rt sopra 1.5.

Potenzialmente, quindi, tutta Italia è in zona gialla da questo punto di vista:

Anche se la diffusione del Sars Cov 2 sta evidentemente rallentando, dall’esecutivo non si mostra alcuna intenzione di allentare le restrizioni: preoccupa ancora il livello di occupazione dei reparti di terapia intensiva (praticamente nessuna regione è al di sotto della soglia di allarme del 30-40%).

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