Bonus 2022 acqua potabile: ancora poche settimane per richiederlo

Si tratta di un incentivo fiscale corrispondente al 50% delle spese sostenute per nuovi rubinetti anti-spreco, sotto forma di credito di imposta. Stiamo parlando del bonus 2022 acqua potabile, detto anche bonus rubinetti. 

Anch’esso è una delle agevolazioni di inizio 2022, caratterizzato da un lato dal forte aumento generalizzato dei prezzi dei beni e dall’altro dalla miriade di bonus e rimborsi vari, previsti per sostenere la popolazione in questa delicata fase anche sotto il profilo economico. Di seguito intendiamo riepilogare in sintesi che cos’è il bonus 2022 acqua potabile e quanto tempo c’è ancora per ottenerlo. 

Bonus 2022 acqua potabile: che cos’è in concreto? 

Come sopra accennato, si tratta di un credito d’imposta del 50% delle spese compiute per l’acquisto e l’installazione di nuovi sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, “finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti“, queste le parole nel sito dell’Amministrazione Finanziaria.

La finalità di detto bonus 2022 è rappresentata dalla razionalizzazione nell’uso quotidiano dell’acqua, ossia un bene sempre più prezioso e a favore del quale occorre mettere in atto politiche di riduzione dello spreco. Al contempo, può calare il consumo di contenitori di plastica

L’Agenzia delle Entrate ha rimarcato che il bonus 2022 acqua potabile: 

Da notare altresì che l‘ultima legge di Bilancio ha prorogato anche al 2023 (oltre al 2021 e 2022) il bonus rubinetti in oggetto.

Bonus 2022 biciclette e monopattini: la guida rapida

Bonus 2022 acqua potabile: scadenza e importo 

Non manca molto: tutti gli interessati debbono sapere che c’è tempo fino al 28 febbraio 2022 per conseguire il bonus 2022 acqua potabile o rubinetti. 

In particolare, l’ammontare delle spese su cui vale l’agevolazione è da rendersi noto all’Agenzia delle Entrate tra il primo febbraio e il 28 febbraio dell’anno posteriore a quello di sostenimento del costo, attraverso il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia. 

Inoltre, gli importi massimi delle spese sostenute sui quali quantificare l’agevolazione in oggetto sono quelli che seguono: 

Da rimarcare infine che l’ammontare delle spese sostenute deve essere documentata da una fattura elettronica oppure da un documento commerciale che indichi il codice fiscale di colui il quale domanda l’agevolazione. Per quanto riguarda i privati, il pagamento è da compiersi con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento differenti dal denaro contante. 

Per ulteriori dettagli su questo bonus 2022 rinviamo alla pagina apposita dell’Agenzia delle Entrate.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU GOOGLE NEWS

Scrivici a redazione@termometropolitico.it