Andare in pensione: nuovo calcolatore Inps. Come funziona?

Operaio

Andare in pensione: nuovo calcolatore Inps. Come funziona?

Andare in pensione: “Pensami” è un nuovo calcolatore messo a disposizione dall’Inps. Permetterà a diverse tipologie di lavoratori di avere una stima indicativa sulla prima data utile di uscita dal lavoro (e di conoscere le vie più “convenienti” per eventualmente anticiparla). Purtroppo, però, non permette di sapere – neanche in linea di massima – quale sarà l’importo del trattamento. Qualche simulazione riguardante casi “tipici”.

Andare in pensione: nuovo calcolatore Inps. Come funziona?

Andare in pensione: “Pensami” è il nuovo calcolatore messo a disposizione dall’Inps. Permetterà a diverse tipologie di lavoratori di avere una stima di massima sulla prima data utile di uscita dal lavoro. Come si spiega dall’ente, il software online “dà una consulenza pensionistica fai da te per scoprire quando e come andare in pensione cumulando tutta la contribuzione”. In pratica, grazie a “Pensami” sarà possibile conoscere le principali modalità di pensionamento a cui si può avere accesso, comprese le possibilità per anticipare l’uscita dal lavoro.

Come funziona? Il sistema non inserisce autonomamente i dati presenti nella banca dati Inps. Sarà il lavoratore interessato alla simulazione a dover inserire, oltre ai dati anagrafici, anche i propri dati contributivi: dunque, quelli che riguardano le singole gestioni ma anche altri periodi che concorrono alla formazione del monte contributivo (il servizio militare, per esempio) o tipologie di lavoro (come quelli usuranti o cominciati prima della maggiore età) che consentono uno “scatto” ulteriore in chiave pensionamento. Purtroppo, però, “Pensami” non effettua una stima sull’importo del trattamento previdenziale.

Qualche simulazione “tipica”

Ecco allora qualche simulazione riguardante dei casi tipici. Per esempio, quando può andare in pensione una lavoratrice dipendente privata nata nel 1958 e inquadrata come operaia dal 1976? Prima data utile per l’uscita dal lavoro per lei quella del primo febbraio 2029 grazie a Opzione Donna, tuttavia, (qui il calcolo dell’importo sarebbe stato molto utile) in tal caso dovrebbe accettare un calcolo dell’importo con sistema totalmente contributivo. Un sistema che sicuramente penalizzerebbe la lavoratrice in questione per cui sarebbe meglio aspettare l’uscita con pensione di vecchiaia a 67 anni per cui il calcolo è effettuato con sistema misto.

SI ponga poi il caso al simulatore di un lavoratore autonomo nato nel 1973 che ha cominciato a fatturare nel 1996. Nel suo caso le soluzioni sono 4: pensione di vecchiaia a 73 anni e con un minimo di 5 anni di contributi, pensione di vecchiaia a 68 anni e 8 mesi con minimo 20 anni di contributi più un importo maturato non inferiore a una volta e mezzo l’importo dell’assegno sociale, pensione anticipata a 65 anni e 4 mesi con 20 anni di contributi versati e importo del trattamento pari a 2,8 volte l’assegno sociale, pensione anticipato con 44 anni e 6 mesi di contribuzione versata.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it