Opzione donna, Pos, RdC: gli ultimi ritocchi alla Legge di Bilancio

Pubblicato il 7 Dicembre 2022 alle 11:49 Autore: Guglielmo Sano
Premierato direttamente elettivo: un equilibrio difficile

Opzione donna, Pos, RdC: gli ultimi ritocchi alla Legge di Bilancio

Opzione donna, limiti Pos, “dismissione” RdC: comincia la volata finale verso l’approvazione della Legge di Bilancio 2023. Il Governo Meloni assicura di voler affrontare compatto la battaglia degli emendamenti: dovrebbero essere poche le modifiche rispetto alle misure annunciate. Una panoramica degli ultimi ritocchi alla manovra e alle tempistiche di approvazione.

Opzione donna, Pos, Rdc e non solo: gli ultimi ritocchi alla Manovra

Opzione donna, Limiti Pos, riforma del Reddito di cittadinanza: comincia la volata finale verso l’approvazione della Legge di Bilancio 2023. Il Governo Meloni affronterà compatto la battaglia degli emendamenti, giungeranno in enorme quantità anche questa volta ma le tempistiche strettissime hanno comunque ridotto la portata della consueta valanga, almeno questo emerge dalle dichiarazioni dei suoi vertici: dunque, ci si attendono poche modifiche rispetto alle misure finora annunciate.

In primis, la riforma del Reddito di cittadinanza: è stato lo stesso Presidente del Consiglio Meloni ad assicurare nessun passo indietro sulla sua “dismissione”. Diversa la questione relativa ai limiti Pos: qui l’esecutivo dovrebbe scendere a patto con le numerose istanze di modifica giunte da più parti, Bankitalia in testa. Nuove trattative dovrebbero essere intavolate anche sul tetto all’uso dei contanti. Invece, sul contestato criterio riguardante il numero di figli per accedere a Opzione Donna, alla fine, il governo pare ormai prossimo a capitolare.

Le prossime tappe dell’approvazione

Quindi, si entra nel vivo della discussione sugli emendamenti alla Legge di Bilancio 2023: tuttavia, questa fase è destinata a concludersi velocemente a causa del poco tempo a disposizione del Parlamento per approvare il testo finale della manovra. Ciò dovrà avvenire entro il 31 dicembre: in caso contrario scatterà l’esercizio provvisorio (un’evenienza che di per sé non ha nulla di tragico: sempre meglio evitarla per scongiurare una riduzione – temporanea – del margine di manovra governativo nell’uso delle risorse pubbliche).

Venendo alla tabella di marcia: il testo della Legge di Bilancio è già all’esame della Commissione Bilancio della Camera, gli emendamenti sono stati presentati dai vari gruppi parlamentari, a breve scatterà la loro scrematura, infine, comincerà la partita in Commissione. Ecco allora che da giovedì 15 dicembre dovrebbero cominciare le votazioni: l’esame dovrebbe concludersi al più tardi il 19, infine, il testo definitivo dovrebbe approdare alla Camera il 20 dicembre. L’ok definitivo di Montecitorio dovrebbe arrivare due o tre giorni dopo. Subito dopo Natale, i 27 dicembre più o meno, inizierà l’esame del Senato: difficilmente da Palazzo Madama si apporteranno delle correzioni per prassi ormai consolidata da anni. Tra il 29 e il 30 dicembre la Legge di Bilancio 2023 dovrebbe incontrare l’approvazione finale.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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