Mutuo casa 2023: tasso medio torna a 10 anni fa. Le cifre

Mutuo casa 2023: tasso medio torna a 10 anni fa. Le cifre

Mutuo casa 2023: tasso medio torna a 10 anni fa. Le cifre

Mutuo casa 2023: l’impennata registrata negli ultimi mesi prosegue e porta i tassi sui mutui per l’acquisto di un immobile ai livelli di 10 anni fa. Il più recente report dell’Abi – l’Associazione che riunisce gli istituti finanziari italiani – riferisce la crescita del tasso medio fino al 3,53% a fine gennaio, mezzo punto di percentuale in più rispetto a dicembre 2022. Uno sguardo alle cifre.

Mutuo casa 2023: tasso medio torna a 10 anni fa. Le cifre

Mutuo casa 2023: non si arresta l’impennata dei tassi sui mutui per l’acquisto di nuovi immobili che adesso arrivano a toccare quote che non si raggiungevano da circa un decennio. A rilevarlo l’ultimo report mensile sul tema redatto dell’Abi, l’Associazione che riunisce gli istituti finanziari italiani: il tasso medio al 31 gennaio scorso è arrivato al 3,53%, un valore più alto dello 0,52% rispetto al 31 dicembre 2022 (quando si era fermato, appunto, al 3,01%). In pratica, si parla di livelli che non si raggiungevano da novembre 2013.

Acquistare un’immobile diventa un problema

Mutuo casa 2023: anche se sono ancora lontani i livelli di fine 2007, quando il tasso medio aveva raggiunto quota 5,72%, la crescita di mezzo punto di percentuale del dato in un solo mese non permette di restare troppo ottimisti sull’andamento del prezzo dei mutui indirizzati all’acquisto di un immobile. Probabilmente non si arriverà ai livelli di 15 anni fa ma d’altra parte non si vedono neanche spiragli rispetto a una discesa dei tassi.

Acquistare una casa, insomma, diventa sempre più complesso per un risparmiatore medio: ormai siamo fuori dalla dimensione di qualche anno fa per cui il problema per gli acquirenti era più che altro l’aumento costante dei prezzi degli immobili. Infatti, visti i tassi bassissimi dei mutui era più conveniente accendere un piano di ammortamento che impiegare i propri risparmi per comprare una casa. Detto ciò, il mutuo resta anche oggi più conveniente dell’affitto: infatti, i canoni sono in forte aumento un po’ ovunque (in virtù di una domanda in crescita a fronte di una sempre minore offerta, a cui bisogna aggiungere l’adeguamento all’indice Istat pari all’11,3% laddove previsto dal contratto di locazione), per cui – almeno nelle grandi città – la rata di un mutuo a 30 anni è leggermente più bassa di una mensilità di affitto.

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