Rassegna Stampa Estera: Steinbrück candidato della Spd, Merkel in visita ad Atene.

Rassegna Stampa Estera: Steinbrück candidato della Spd, Merkel in visita ad Atene.

 

Secondo lo Spiegel l’investitura di Peer Steinbrück in qualità di candidato premier per la SPD segna una fase nuova nella politica tedesca e l’inizio di una lunga campagna elettorale che non potrà che modificare radicalmente il dibattito politico tedesco.

La cancelliera Angela Merkel guardava fino a poco tempo fa con buon umore e malcelato senso di superiorità alla nomina di un candidato premier da parte della SPD; sembra che la Merkel abbia perso l’ottimismo e rifiuti in proposito ogni commento. La scelta di Steinbrück è stata davvero una sorpresa per molti osservatori; fino a poco tempo fa il maturo dirigente socialdemocratico era costretto in una posizione di secondo piano in parlamento e si lamentava della debolezza e della mancanza di credibilità dei parlamentari del suo partito, alludendo a quei pochissimi che a suo giudizio erano in grado di cambiare la situazione. Proprio la sua volontà di ferro ha in qualche modo segnato la vicenda della nomina a candidato premier, anche se effettivamente la rinuncia del giovane candidato Sigmar Gabriel non lascia dubbi riguardo il fatto che le sue ambizioni a riguardo siano solo rimandate di qualche anno.

La nomina di Steinbrück ha un significato molto chiaro per la Merkel, infatti inevitabilmente il confronto elettorale verterà su una forte polarizzazione, su uno scontro senza limiti e senza vie di mezzo. Di fronte ad una opposizione così aspra e categorica la Merkel probabilmente continuerà ad evitare accuratamente ogni polemica, e lasciare cadere ogni infervorata discussione con l’opposizione fino agli inevitabili confronti televisivi tipici di ogni campagna elettorale.

D’altro canto molti credono che le abilità oratorie e polemiche di Steinbrück in un dibattito a due siano ampiamente sopravvalutate. Ad esempio alla fine di settembre del 2011 il suo discorso in parlamento lasciò molti osservatori alquanto perplessi riguardo le sue capacità   retoriche. Anche in caso di una resa dei conti finale della attuale alleanza nero-gialla (tra liberali e popolari) viene ritenuto improbabile che le sue prospettive politiche diventino più floride. Il quotidiano conservatore Süddeutsche Zeitung ha già previsto le prossime mosse del dirigente socialdemocratico, infatti egli con molta probabilità insisterà riguardo una nuova “narrazione” dell’Europa che – a giudizio del giornale- non porterà a niente se non ad un bel gesto, senza particolari   cambiamenti nelle strategie future. Ad una tale retorica elettorale la Merkel sicuramente replicherebbe cercando di ignorare le provocazioni e le critiche che gli giungeranno dalla sinistra. Infatti nelle scorse elezioni rispondendo saltuariamente e sempre in seconda istanza la Merkel è riuscita a schivare ogni pericolo di una eccessiva polarizzazione del quadro politico, ma piuttosto ha imposto i suoi temi alla campagna. Secondo la Merkel una polarizzazione del quadro politico non può che favorire la SPD e la sua visione alternativa della politica tedesca. Oltre la mancanza di retorica è anche necessario mettere in conto la incapacità di Steinbrück di lavorare sull’aspetto emozionale e carismatico della leadership politica; una debolezza che non può che giocare punto a favore della Merkel. Nonostante il successo ottenuto con la candidatura a premier nella SPD una parte consistente del partito rimarrà con ogni probabilità sempre ostile alla sua direzione. Per questi motivi la cancelliera conferma ancora una posizione di relativo vantaggio nella lunga campagna elettorale che si prospetta in Germania.

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http://www.spiegel.de/politik/ausland/griechenland-reise-von-merkel-7000-polizisten-im-einsatz-a-859946.html

La polizia greca comunica la sua preoccupazione per la visita del primo ministro Tedesco Angela Merkel. In occasione di questa visita di stato sarà infatti necessario un grande dispendio di energie per assicurare un livello di sicurezza adeguato. Per la visita – che inizierà martedì prossimo -la polizia conta di schierare settemila uomini, i quali saranno reperiti non solo dalla regione dell’Attica, ma da altre zone della Grecia. Anche istituzioni tedesche come l’ambasciata e il Goethe Institut saranno oggetto di una adeguata e meticolosa protezione; ci si aspetta che la rabbia dei cittadini per le politica restrittive sul debito non sarà trattenuta in occasione delle dimostrazioni. Del resto si tratta della prima visita del cancelliere in  Grecia dall’inizio della crisi finanziaria che sta attraversando l’Europa. Fonti greche confermano che dalla visita del presidente Clinton nel 1999 non si aveva una serie di misure di sicurezza così imponenti. Particolarmente impressionanti saranno i piantonamenti dell’aeroporto di Atene e dell’hotel dove alloggerà la Merkel.

Sia i comunisti che il partito della Syriza, l’aggregazione della sinistra radicale, ha promosso una folta serie di manifestazioni. L’intenzione, dice un portavoce di Syriza, è di “mobilitare tutti coloro che si possono portare in strada”. Davanti all’ambasciata tedesca si riunirà il partito nazionalpopulista dei greci indipendenti. Nel frattempo deputati tedeschi dell’SPD e dei verdi accusano la Merkel di arroganza. Il presidente del parlamento europeo Martin Schulz (SPD) consiglia di non giocare la parte del parente ricco in visita in Atene. Un leader dei verdi, Jürgen Trittin, insiste riguardo la necessità di porre in evidenza il fatto che i greci possono contare su una solida e indiscussa solidarietà da parte degli europei. Il portavoce del governo Steffen Seibert ha invece presentato la visita come un fatto di routine, anche se è consapevole della situazione estremamente difficile che sta affrontando la Grecia, prosegue anche riguardo il fatto che la Germania vuole aiutare la Grecia. Il ministro degli esteri Guido Westerwelle (FDP) ha parlato della visita come di un atto di riconoscenza verso il governo greco, per tutti gli sforzi che ha compiuto fino ad adesso per riportare il paese in salute.

 

 

Lorenzo Santoro è dottore di ricerca in  Storia Contemporanea. Ha pubblicato un volume su “Farinacci e il Partito Nazionale Fascista” presso Rubbettino e ha in preparazione un volume su “Musica e Politica nell’Italia Unita”. È stato Visiting Scholar presso l’Hannah-Arendt-Instituts für Totalitarismusforschung an der Technischen Universität Dresden e tiene regolarmente lezioni e seminari nelle università tedesche.