Termometro sportivo. Guida alla 17ma di serie A

L’ultima giornata del campionato di serie A ci ha consentito di ammirare delle partite che riconciliano con questo sport. La sfida tra Roma e Fiorentina è stato un inno al calcio offensivo (e alle difese ballerine) come in Italia non si vedeva da parecchi anni, con due squadre che, nonostante le assenze (Lamela da un lato, Pizarro e Jovetic dall’altro), hanno regalato una serata di forti emozioni e grandi occasioni (al novantesimo si sono contati oltre 30 palloni scagliati in direzione della porta avversaria). Il giorno dopo, ancora nel posticipo, Inter e Napoli hanno cercato di non essere da meno, regalando emozioni e una partita di gran livello. La classifica, nonostante tutto questo, non ne ha risentito particolarmente, rimanendo praticamente identica alla settimana precedente.

Per ciò che riguarda la prossima giornata, invece, possono tornare ad esultare gli amanti del calcio del week-end: con la 17° di serie A si torna a giocare, finalmente, solo il sabato e la domenica. Nessun anticipo del venerdì e nessun posticipo del lunedì, quindi, a meno che non siano il tempo e le probabilissime perturbazioni a costringere la Lega calcio al rinvio di qualche partita. Inoltre, finalmente, sembra che qualcuno si sia accorto che fare giocare i posticipi serali alle squadre delle città al di sopra della linea del Po in pieno clima glaciale non è un’idea geniale.

Si inizia sabato, allora, con la prima partita a rischio rinvio del week-end: alle 18.00 si incontrano al Friuli Udinese e Palermo. Si tratta di due squadre che difficilmente, come si dice, “fanno la partita”, ma preferiscono agire di rimessa e sperare in un lampo dei due uomini simbolo, Di Natale (autore di 8 gol in 15 partite in carriera contro i rosanero) e  Miccoli (4 gol in 10 partite ai bianconeri). Ci si aspetta, come al solito, molto da loro.

La sera, poi, il big-match di seire A vedrà di fronte la quarta in classifica contro la seconda. Quest’anno si parla di due squadre nuove, con due allenatori che hanno ridato nuova linfa a progetti di alto livello, ma Lazio ed Inter, all’Olimpico, è una sfida che ha segnato il ricordo dei tifosi nerazzurri, per tutto quello che ha comportato anni fa: l’aneddoto che tutti ricorderanno, le due tifoserie unite nella speranza di vedere i biancocelesti perdere una partita per loro inutile e concedere, in questo modo, i tre punti e lo scudetto all’Inter per evitare anche solo la possibilità che la Roma, allora terza in classifica, potesse raggiungere il secondo titolo nell’arco di meno di tre anni. Ma qualcosa andò storto, ancora più storto di quella stagione biancoceleste, che terminò solo alla sesta posizione nonostante le solite folli spese estive di Cragnotti per assicurarsi Stam, Mendieta e Fiore. Si misero di mezzo i giocatori della Lazio, Poborsky e Simeone su tutti, e quelli dell’Inter, anzi, quello dell’Inter, il terzino Gresko. Finì con le lacrime di Ronaldo e il sospiro di sollievo dei tifosi della Lazio che videro quello scudetto aggiudicato dalla Juventus e la Roma solo seconda. A volte il calcio vive anche di questo.

(per continuare la lettura cliccare su “2”)

La domenica torna l’anticipo delle 12.30 con la sfida toscana tra la viola, reduce dalla sconfitta dell’Olimpico e il Siena che non vince da quasi un mese. Le statistiche sportive, naturalmente, sono tutte a favore dei viola, ma si tratta di un derby. Un derby, tra l’altro, che la squadra bianconera non ha mai vinto in casa viola, portando a casa negli otto precedenti solo due punti.

Alle 15.00 torna in campo la Juve di Antonio Conte, per la prima volta in casa in campionato dopo la squalifica. Di fronte si troverà un’Atalanta vogliosa di confermare il suo ottimo campionato dell’anno scorso. Il Milan, invece, dovrà affrontare e battere, se vuole confermare il trend positivo che l’ha vista vincere le ultime tre gare e segnare sette gol nelle ultime due, il Pescara di Bergodi, reduce dalla quarta vittoria del campionato contro il Pescara. I precedenti, pochi, sono tutti in favore dei rossoneri, che hanno vinto cinque volte su cinque e segnato ben 17 gol contro i 2 degli abruzzesi. L’ultima volta che il Pescara è stato in serie A, nel febbraio del 1993, finì con un secco 4-0, con le reti di Savicevic, Papin (2) e Donadoni. In quel Pescara, tra gli altri, giocava come centrocampista Massimiliano Allegri, oggi allenatore milanista.

Le altre sfide della domenica pomeriggio vedono di fronte Catania – Sampdoria, Chievo – Roma, Genoa – Torino e Parma – Cagliari.

La giornata di Serie A chiude domenica sera, quindi, con un Napoli in gran forma che incontrerà il Bologna. Sarà una partita difficilissima per la squadra di Pioli, reduce da un ottimo pari con la Lazio. I felsinei, infatti, non vincono in casa del Napoli dall’annus horribilis partenopeo del 2000-2001, quando tornarono dalla Campania con tre punti, cinque gol fatti (Wome, autogol di Baldini, doppietta di Signori e Cruz) e uno solo subito (Moriero). Prima di allora l’ultima vittoria dei rossoblu era datata 1977. Da allora dieci vittorie napoletane e  cinque pari, intervallate da quel giorno del 2001, che i bolognesi sperano possa ripetersi in questa stagione, domenica sera.

di Fabio Maneri