Sondaggi elettorali: i dati Euromedia citati da Alfano

alfano

Tra tutti gli istituti demoscopici, quello di cui Berlusconi si fida di più è Euromedia Research di Alessandra Ghisleri. Quando lui, Alfano o altri esponenti Pdl parlano di sondaggi elettorali, solitamente si riferiscono a quelli elaborati da questi ultimi.

Il sondaggio di cui parlava Alfano in una recente puntata di Otto e Mezzo (La7) – tra una difesa di Berlusconi ed un attacco al Pd – è quello che qui andiamo ad analizzare: diceva Alfano che l’obiettivo della campagna mediatica di Berlusconi era quello di recuperare un punto a settimana, ma che in quella appena passata il Pdl aveva fatto gli straordinari, perché oltre ad una risalita propria poteva contare sul crollo del Pd.

 

Osservando i dati di questo sondaggio, possiamo dire che Alfano non ha fatto molto bene i propri conti: come altri sondaggi elettorali hanno mostrato, infatti, in realtà il centrodestra nella sua interezza non cresce un granché (lo 0,2% non è nulla), perché a fronte di una crescita del Pdl dell’1%, gli alleati ne perdono complessivamente lo 0,8. Il risultato è quindi lo stallo – o la tenuta, secondo i punti di vista.

Il centrosinistra – a differenza di quanto registrano altri sondaggi elettorali – è registrato in calo del 2%, in gran parte a carico del Pd che scende sotto la soglia del 30%. Chi ne guadagna quindi non è la coalizione guidata da Berlusconi, e neanche quella di Monti, la cui lista perde anch’essa l’1%, ma il Movimento 5 Stelle, che di punti ne guadagna ben 2,5 e si ricolloca come la terza forza del Paese.

Rivoluzione Civile di Ingroia e Fare per Fermare il Declino di Oscar Giannino sono invece sostanzialmente stabili, ma entrambi a forte rischio di rimanere fuori dal futuro Parlamento.

 

Questi quindi i dati citati da Alfano e, al di là del crollo del consenso del Pd, non riteniamo che il segretario Pdl possa esserne così entusiasta.