Berlusconi sulla fine del Governo Letta

Berlusconi è indiscusso protagonista della discussione politica.

Silvio Berlusconi, leader e fondatore del Pdl, con un’intervista a Tempi prende la parola e offre la sua opinione sulla convulsa fase politica che stiamo attraversano.

Casus belli la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi dopo la sentenza con cui la Corte di Cassazione ha confermato la condanna nel Processo Mediaset.

DIMISSIONI MINISTRI PDL

Silvio Berlusconi: “Diranno che e colpa mia se i ministri del Popolo della libertà valuteranno le dimissioni davanti al massacro giudiziario del loro leader eletto da milioni di italiani. Ma io mi domando: se due amici sono in barca e uno dei due butta l’altro a mare, di chi è la colpa se poi la barca sbanda?”.

DIRITTO DI LEADERSHIP E L’ORGOGLIO DI PADRE

Berlusconi parla anche del paventato coinvolgimento della figlia Marina come sua erede politica: “Quanto a mia figlia Marina, è stata una leonessa nelle sue uscite pubbliche di questi mesi. Il suo valore di persona, di imprenditrice, di donna, di cittadina, è sotto gli occhi di tutti. Le ho dato alcuni consigli, con amore e credo con lungimiranza e sono assolutamente sicuro che non scenderà in campo al mio posto”.

RISCHIO ITALIA SVENDUTA AI SALDI

Rispondendo alla domanda di Luigi Amicone sui rischi per l’Italia Berlusconi compie un’analisi in base alla quale mette in relazione la situazione attuale con quella della fase che anticipò la nascita della Seconda Repubblica.

Berlusconi: “un conto sono le privatizzazioni, altro conto sono le spoliazioni, cioè le situazioni in cui, approfittando di un momento di debolezza, alcuni Paesi vanno in un altro Paese con il carrello del supermercato per fare la spesa a prezzi da saldi di fine stagione. Nel ’92-’93, per tanti versi, si aprì una fase di questo tipo contro l’Italia: politica debole, partiti democratici messi alla gogna, Italia fragile, e in un colpo solo perdemmo, a prezzi da saldo, pezzi di chimica, di meccanica, di agroalimentare e di grande distribuzione. Non vorrei che, oggi, qualcuno pensasse di fare shopping da noi con un sacchetto di monetine in mano”.

SOLUZIONE A CRISI O FINE CORSA

Sulla soluzione per l’uscita dalla crisi sociale, economica e politica Berlusconi offre la sua ricetta: “o nei prossimi 50 giorni il Governo è in grado di dare una scossa in positivo che possa essere percepita da tutti gli italiani, oppure saremo ancora inchiodati a una tendenza recessiva. O l’Italia riprende a correre, oppure rischiamo di pagare un prezzo altissimo alla crisi”.