Bufera sulla Cancellieri, lei resiste: “Avanti a testa alta”

cancellieri sono vicina al ministro cancellieri

 

Non accennano a placarsi le polemiche sul ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, dopo la notizia uscita pochi giorni fa secondo cui il ministro si sarebbe prodigato per far uscire dal carcere Giulia Ligresti (detenuta in custodia cautelare), anche in virtù di un legame di amicizia con la potente famiglia milanese.

Subito all’attacco il Movimento 5 Stelle che, nelle persone di Francesco Nuti e Luigi di Maio, chiede via Twitter le immediate dimissioni del ministro e annuncia una mozione di sfiducia da presentare in Parlamento.

Toni diversi arrivano invece dalla maggioranza: se il Pd chiede di “fare chiarezza al più presto”, molto più netto è l’atteggiamento del Pdl, che si schiera compatto in difesa del Guardasigilli.

Fabrizio Cicchitto, ad esempio, ritiene che il ministro “non può essere certo essere criminalizzato per una telefonata da giustizialisti a corrente alternata che continuano a far danni di ogni tipo” mentre Jole Santelli si cimenta nel parallelismo Berlusconi-Cancellieri, riferendosi alla telefonata con cui l’ex premier fece uscire dalla questura Ruby: “Al ministro Cancellieri solidarietà condizionata al riconoscimento che uguale correttezza di comportamento debba essere riconosciuta al presidente Berlusconi, condannato a sette anni per condotta identica”.

Giulia Ligresti

Nonostante il clamore della vicenda, la Cancellieri non intende, almeno per ora, fare alcun passo indietro. Incassata la fiducia del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, il Guardasigilli va avanti “a testa alta” e non modificherà la propria agenda, che oggi la vede impegnata in un congresso organizzato dai Radicali a Chianciano, proprio sul tema delle carceri.

Alla base della volontà del ministro di tenere duro c’è la reale convinzione di aver aiutato Giulia Ligresti per “motivi umanitari”, respingendo dunque le numerose illazioni delle ultime ore sul fatto alla base dell’intervento ci sarebbe il rapporto di amicizia decennale che la lega alla compagna del patron Salvatore Ligresti.

Fonti autorevoli vicine al ministero della Giustizia raccontano poi di una Cancellieri particolarmente amareggiata dal fatto che la stampa abbia tirato in ballo il figlio, per un anno alle dipendenze del gruppo Fondiaria-Sai (di proprietà dei Ligresti) e congedato con una buonuscita di 3,6 milioni.

La prossima settimana, comunque, il Guardasigilli riferirà in Parlamento  le tappe della vicenda, ribadendo che “non c’è proprio nulla di personale in questa storia e chi mi conosce bene sa che io mi metto sempre a disposizione di chi ha bisogno, ascolto le ragioni e gli appelli che mi vengono rivolti, cercando di risolvere i problemi”.