Elezioni Basilicata, cala l’affluenza

Elezioni in Basilicata: avanti il centrosinistra

Il 17 e 18 novembre si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Basilicata e, conseguentemente, per l’elezione del Presidente della Regione. Regione storicamente rossa, sembra profilarsi una facile vittoria del centro sinistra.

La data di novembre 2013 non è, come si può facilmente intuire, la scadenza naturale del mandato consiliare. Infatti le elezioni si erano tenute nel marzo del 2010 ed avevano visto vincere, appunto, il centro sinistra col 60,81% delle preferenze, corrispondente a 202.980 voti, per il presidente Vito De Filippo (che già nel 2005 si era attestato al vertice regionale col 67%).

Ma lo scorso 24 aprile il presidente si è dimesso in seguito all’inchiesta sui rimborsi illecitamente percepiti da due assessori, Vincenzo Viti (Pd) e Rosa Mastrosimone, finiti poi agli arresti, sebbene non coinvolgesse lui personalmente. Nonostante questo ha deciso di non ricandidarsi per le successive elezioni.

Marcello Pittella

La partita, come sopra detto, sembra già scritta: il centrosinistra si dovrebbe riaffermare nella regione dei ‘sassi di Matera’ con relativa semplicità. Il candidato per la coalizione di centrosinistra, coinvolgente Pd, Psi, Idv, Centro democratico e due liste civiche (ma non Sel), è il vicepresidente ed assessore alle attività produttive uscente, Marcello Pittella, fratello del vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni.

La sua corsa per lo scranno più importante di Potenza era cominciata il 22 settembre passato, con la vittoria alle elezioni primarie del centro sinistra. Primarie vinte in modo insperato ed al fotofinish grazie ad un riconteggio dei voti: appena 375 voti di vantaggio (26012 a 25637) rispetto Piero Lacorazza, spalleggiato dal Presidente uscente e da Roberto Speranza, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

Di fronte a Pittella (junior) si trovano una lunga serie di candidati. Il primo è Salvatore Tito Di Maggio, senatore di Scelta Civica che, grazie alla sua candidatura, ha creato un laboratorio di centro destra del tutto inedito: Pdl, Mir, Udc e Laboratorio Basilicata (ovvero una lista formata da Scelta Civica, Fratelli d’Italia e Grande Sud). Per il M5S il candidato è il 44enne Piernicola Pedicini, successo al tenente della Polizia provinciale di Potenza, Giuseppe Di Bello, eletto attraverso primarie di rete, ma escluso il giorno stesso da Beppe Grillo per irregolarità formali nella presentazione dei documenti.

Salvatore Tito Di Maggio

Sel espone invece l’appena trentenne Maria Murante. Ancora, candidati minori come Elisabetta Zamparutti che ripropone il simbolo de ‘La Rosa nel Pugno’ e Leonardo Rocco Tauro per La Destra e Fiamma Tricolore. Non manca, infine, anche in queste elezioni, una lista diversa dal M5S che però riporti sul suo simbolo, a caratteri cubitali, il nome Grillo: è il Movimento Grillo Lavoro e Pensioni. Il candidato? Franco Grillo. Chiudono le schede la lista civica Matera si muove, con Doriano Manuello candidato ed il Partito Comunista dei lavoratori col 54enne asirante alla presidenza della giunta Florenzo Doino.

Piernicola Pedicini

Tradizionalmente di centro sinistra, la Basilicata si è caratterizzata per l’elezione al vertice della Giunta Regionale di candidati sempre sorretti dai partiti di quella parte. Nella prima repubblica, invece, le presidenze erano di colore bianco: la Dc, infatti, vinceva (e convinceva) con oltre il 40% ogni elezione (storica quella del 1990 col 47,15%).

Il nuovo consiglio, che passerà da 30 membri a 20, sarà costituito così da più anime politiche, spesso antitetiche, che non si sono risparmiate duri colpi nelle settimane passate: si pensi alla denuncia formale, presentata da un’esponente de La Destra che ha protestato per alcune irregolarità sull’orario di presentazione della lista di nomi per un movimento civico a sostegno di Pittella. Ricorso poi accolto il 21 ottobre dall’Ufficio centrale regionale della Corte d’Appello che non ha permesso, quindi, la riammissione della lista civica “Pittella Presidente”. Esclusione infine scongiurata il 25 ottobre attraverso la riammissione della lista grazie al Tar.

Il futuro del nuovo Consiglio che uscirà dalle elezioni in Basilicata sembra quindi prefigurarsi intenso e non facile, anche perché uscente da una legislatura conclusasi anticipatamente per lo scandalo politico economico dei rimborsi elettorali.

Cala l’affluenza – Alle ore 12 di oggi solo il 5,79% degli aventi diritto – che sono 575.160 – aveva votato per eleggere il presidente della giunta regionale della Basilicata e 20 consiglieri regionali nelle 681 sezioni allestite nei 131 comuni lucani. Il dato e’ stato reso noto dal Ministero dell’ Interno. Si registra un calo rispetto alla precedente consultazione elettorale quando, sempre alle ore 12, aveva votato il 7,42% degli aventi diritto. Dal punto di vista provinciale, nel Materano ha già votato il 6,03% degli aventi diritto, nel Potentino il 5,24%. I seggi sono aperti da stamani regolarmente. Le tessere elettorali ancora giacenti sono poche decine a Potenza e circa 300 a Matera.

AFFLUENZA ORE 22 DOMENICA 17 NOVEMBRE 2013

Bassa l’affluenza che ha visto, alle 22 di ieri, la partecipazione al voto dell’appena 32,51% dei 570 mila aventi diritto.

Si tratta di quasi 13 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti consultazioni. Lo attestano i dati del ministero dell’Interno.