Berlusconi “Miei figli come ebrei sotto Hitler”

silvio berlusconi Italia fuori dall'Euro

 

“I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso…”. Cosi Silvio Berlusconi risponde a Bruno Vespa quando gli chiede se è vero che i figli gli hanno chiesto di vendere tutto e di andare via. Il colloquio tra Vespa e Berlusconi è contenuto nel libro ‘Sale, zucchero e caffè. L’Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica’, in uscita per Mondadori-Rai Eri venerdì prossimo.

“Sono italiano al 100 per cento. In Italia ho le mie radici. In Italia sono diventato quello che sono. Ho fatto qui l’imprenditore, l’uomo di sport, il leader politico. Questo è il mio paese, il paese che amo, il paese in cui ho tutto: la mia famiglia, i miei amici, le aziende, la mia casa, e dove ho avuto successo come studente, come imprenditore, come uomo di sport e come uomo di Stato. Non prendo neppure in considerazione la possibilità di lasciare l’Italia”. Cosi Silvio Berlusconi risponde alla domanda di Bruno Vespa se ha mai pensato di andare all’estero.

Silvio Berlusconi confida a Bruno Vespa l’amarezza del momento dopo la condanna in Cassazione per il caso Mediaset. Il primo sentimento è stato di non volerci credere, che fosse impossibile che capitasse a me tutto questo, e da li il rifiuto di prendere in considerazione qualsiasi ipotesi, perché tutte sarebbero comunque ingiuste”.

Quando il giornalista gli chiede se è vero che la sua tentazione sarebbe stata di farsi rinchiudere agli arresti domiciliari pur di non chiedere niente a nessuno e sottolineare quanto sia ingiusta la sua condanna. “Sono stato assalito da una profonda indignazione – prosegue Berlusconi – che da allora non mi ha lasciato mai. Ho molto pensato a quanto soffrirebbero mio padre e mia madre se fossero qui. E mi sono chiesto come avrebbero voluto che mi comportassi. Credo con la stessa dignità che mi hanno sempre insegnato”.

Ebrei italiani “Paragone offensivo alla memoria” – Un paragone ”non soltanto inappropriato e incomprensibile ma anche offensivo della memoria di chi fu privato di ogni diritto e, dopo atroci e indicibili sofferenze, della vita stessa”. Lo ha detto il presidente dell’Unione delle Comunita’ ebraiche italiane Renzo Gattegna.

Pd “Berlusconi agghiacciante” –  “Berlusconi ha perso completamente il senso della misura. Da 20 anni ci racconta la favola della persecuzione e oggi, anzichè chiedere scusa agli italiani per la condanna per frode fiscale, si avventura in un paragone agghiacciante con una tragedia quale l’Olocausto”. Cosi’, Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd, chiedendo se “essere eguali di fronte alla legge, rispettare lo Stato di diritto sono paragonabili alla persecuzione degli ebrei?”. “Cosa ne pensa Alfano? Il Pdl – incalza – accetti il confronto sulla legge di Stabilita’ e sulla riforma della giustizia scendendo nel merito dei problemi senza derive ideologiche. Decidano se stare al governo o in campagna elettorale”.