Sondaggio Demopolis: alle primarie Renzi senza avversari ma almeno tre quarti degli elettori PD non voteranno

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Sondaggio Demopolis: alle primarie Renzi senza avversari ma almeno tre quarti degli elettori PD non voteranno 

8/11/2013 – Anche secondo il sondaggio Demopolis per il sito del settimanale L’Espresso, in vista delle primarie dell’8 dicembre prossimo, per Matteo Renzi la corsa per la conquista della segreteria del Partito Democratico dovrebbe essere in discesa: infatti, all’interno di un campione di elettori del PD, ben il 66% indica di volere il sindaco di Firenze come prossimo segretario. Secondo nelle preferenze risulta con il 21% il triestino Gianni Cuperlo, sostenuto da Pierluigi Bersani e Massimo D’Alema, mentre il lombardo Pippo Civati viene indicato dal 10% dell’elettorato democratico e solo il 3% vorrebbe segretario il vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella.

 

Il sondaggio dell’istituto diretto da Pietro Vento, però, risulta condotto fra tutti gli elettori del partito, ma alle elezioni primarie che si svolgeranno fra un mese la partecipazione rischia di essere più bassa rispetto al passato: solo il 16% dell’elettorato si dice sicuro di votare per il prossimo segretario, l’11% non ha ancora deciso e ben il 73% dichiara già di non volersi recare ai seggi allestiti dal PD.

 

Il tutto si somma anche con un calo del bacino elettorale del partito nel corso degli anni: se infatti fra il 2006, quando ancora il PD non esisteva ma alle elezioni politiche fu presentata la lista dell’Ulivo, e le politiche del 2008, con il PD appena nato guidato da Veltroni, gli elettori erano circa 12 milioni, alle politiche di febbraio i voti per il PD furono 8 milioni e 640 mila, mentre la stima odierna di elettori ammonta a circa 9 milioni. I possibili votanti alle primarie dell’8 dicembre potrebbero essere così fra 1 milione e mezzo e nella migliore delle ipotesi un massimo di 2 milioni e mezzo, cifre lontane dai 3 milioni delle precedenti primarie per l’elezione del segretario PD vinte nel 2009 da Pierluigi Bersani e soprattutto dai 3 milioni e mezzo che nel 2007 incoronarono leader Walter Veltroni.