PrimariePd, Matteo Renzi stravince anche nella Capitale

PrimariePd, Matteo Renzi stravince anche nella Capitale

PrimariePd, Matteo Renzi stravince anche nella Capitale. Matteo Renzi vince le primarie del Pd. E stravince anche a Roma, dove raggiunge quota 63 per cento. Un segnale prepotente, una vera e propria spallata: solo un mese fa, i circoli avevano raccontato un’altra storia, finita con l’elezione di Lionello Cosentino alla segreteria del Pd romano e Tommaso Giuntella alla presidenza, entrambi sostenitori della mozione di Gianni Cuperlo.

A Roma Renzi sfonda dappertutto, lasciando Cuperlo e Civati a litigarsi le briciole: il primo forte in periferia, il secondo nel centro. Alla fine è stato Civati a prevalere: 21 per cento contro il 19 di Cuperlo. Vince il rottamatore, quindi, ma soprattutto perde l’apparato.

In tutto il Lazio hanno votato quasi 270mila persone. Solo nella Capitale, nei seggi allestiti per l’occasione si sono messe in fila 150mila persone. E poi 65mila nella provincia, 22mila a Frosinone, 15mila a Latina, 8mila a Viterbo e 7.200 a Rieti. A scrutinio praticamente ultimato, Renzi ottiene il 63,7 per cento, Cuperlo il 19,5 e Civati il 16,8.

 

Tra i tanti a votare, anche molti big del centrosinistra italiano: da Enrico Letta che ha votato nella sezione del Pd a Testaccio, a Ignazio Marino al circolo di via dei Giubbonari. “Ho votato per Matteo Renzi perché ritengo che servano scelte chiare e nette” ha dichiarato Ignazio Marino, che poi ha affidato a Twitter i suoi auguri per il nuovo segretario: “Auguri a Matteo Renzi, c’è tanto da fare tutti insieme per cambiare l’Italia”.

Marino è uno che la sua simpatia per Matteo Renzi non l’ha mai nascosta. E oggi può gioire anche la sua giunta: il sindaco di Firenze è stato votato dall’assessore ai trasporti Guido Improta, dall’assessore all’Ambiente Estella Marino, dal responsabile dei Lavori Pubblici Paolo Masini. Cuperlo lo hanno scelto Marta Leonori (Attività produttive) e Daniele Ozzimo (Politiche Abitative).

Se si esce dal recinto della giunta di Ignazio Marino, però, sono tanti nomi eccellenti che ieri si sono ritrovati in minoranza nel Pd. A partire da Nicola Zingaretti, governatore della Regione Lazio, che nei giorni scorsi aveva espresso il suo sostegno all’ex segretario della Fgci. Stesso discorso per Giulia Tempesta, vicecapogruppo Pd in Campidoglio, che sul suo profilo Twitter ha citato proprio Cuperlo: “Il treno dove siamo saliti è il nostro treno e non scenderà nessuno”.

Per Lionello Cosentino “l’affermazione di Renzi premia la voglia di cambiare. Si apre, per tutti, una fase nuova”. Auguri e ringraziamenti anche da Tommaso Giuntella: “Grazie a tutti i segretari di circolo, agli iscritti, ai GD, per aver reso possibile un’altra grande giornata di partecipazione, buona strada al nostro nuovo segretario nazionale”. Per il segretario regionale Enrico Gasbarra “Renzi è il segretario di tutti, ora tutti dobbiamo ‘spingere il carro”.