Legge elettorale, Violante “premio eccessivo, incostituzionale”

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Legge elettorale, Violante “premio eccessivo, incostituzionale”

Per Luciano Violante “è importante che sia stato trovato un accordo sulla legge elettorale. Ma resta qualche dubbio sulla costituzionalità delle soglie. E qualcun altro, tutto politico, sull’esclusione delle preferenze”.

In un’intervista al Secolo XIX Luciano Violante, ex parlamentare, membro della commissione dei saggi del Quirinale ha dichiarato: “Se l’introduzione del doppio turno, rispetto alla prima versione della proposta di Renzi, è coerente con la necessità di garantire la governabilità, lo sbarramento all’8% per le liste non coalizzate, resta troppo alta: di fatto, chi rappresenta 4 milioni di italiani, resta fuori dal Parlamento. Ma è soprattutto la soglia per accedere al premio di maggioranza, a rischiare di essere incostituzionale: il premio del 18% dei seggi, vale più della metà della soglia fissata al 35%. Troppo bassa dunque, visto che in cambio il vincitore riceve in regalo circa 120 seggi”.

Secondo Violante così non si supera “la sproporzione tra voti ottenuti e premio di maggioranza, che la Consulta ha bocciato nel Porcellum. Non ci sono le preferenze, le liste sono bloccate. E, sebbene nel passato io sia stato contrario al voto di preferenza – precisa – ho cambiato opinione dopo le ultime elezioni politiche che hanno messo a nudo il divario esistente tra società e politica, laddove prima i partiti erano la giunzione tra i due emisferi. Ora che nessuno riesce a ricucire questo rapporto, le preferenze possono rappresentare un utile strumento per riattivare tale circuito”.

Redazione