L’Italia torna a crescere: +0,1% nell’ultimo trimestre, ma il governo sbaglia le previsioni

L’Italia torna a crescere: +0,1% nell’ultimo trimestre, ma il governo sbaglia le previsioni

Per la prima volta da più di due anni a questa parte l’Italia ha di nuovo il segno più. Lo aveva annunciato già Letta, nella conferenza stampa di mercoledì pomeriggio, rivendicandolo come risultato del suo governo. Oggi è l’Istat a confermare che nell’ultimo trimestre del 2013 una lievissima crescita del Pil  effettivamente c’è stata, ma il bilancio dello scorso anno rimane nettamente in negativo.Negli ultimi tre mesi del 2013, infatti, il prodotto interno lordo è cresciuto del +0,1%, interrompendo una spirale recessiva che durava da ben nove trimestri consecutivi. L’ultimo segno più davanti ai valori del Pil era stato registrato negli mesi finali del 2011 (+0,2%): da allora la produzione è sempre calata o rimasta stabile. In lieve diminuzione anche il debito pubblico, che al termine del 2013 si è fermato a 2.067,5 miliardi, in calo di 36,5 miliardi.

Dati incoraggianti, che però vanno presi con cautela. Il dato positivo relativo alla crescita è congiunturale, in quanto rappresenta la crescita del Pil nel corso dell’ultimo trimestre rispetto al precedente. Su base annua, invece, i valori rimangono ancora decisamente negativi: nell’arco di tutto il 2013 il prodotto interno lordo è diminuito dell’1,9%, mentre nel corso del 2012 era calato del 2,5%.

Inoltre, il dato trimestrale, seppur accompagnato dal segno più, è più basso del previsto. La scorsa settimana il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, di fronte all’assemblea Assiom/Forex aveva parlato di una crescita “di qualche decimo di punto percentuale”. Riviste al ribasso anche le stime del governo, che su base annua aveva calcolato un calo “solo” dell’1,7%.

Nel frattempo le economie degli altri paesi sembrano registrare tutte aumenti più consistenti rispetto all’Italia. Sempre nell’ultimo trimestre del 2013 il Pil è cresciuto dello 0,8% negli Stati Uniti, dello 0,7% nel Regno Unito, dello 0,4% in Germania e dello 0,3% in Francia. Nello stesso periodo, rivela l’Eurostat, il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,3% nella zona euro e dello 0,4 nei paesi dell’Unione; su base annua invece il Pil dell’Eurozona è calato dello 0,4%, mentre quello dell’Ue è cresciuto dello 0,1%.

 

Lorenzo Cini