Grillo contro l’assemblea organizzata da Pizzarotti

Alta tensione in casa 5 Stelle: lo scontro, stavolta, arriva tra il leader Beppe Grillo e colui che per primo aveva rappresentato il pericolo verso i partiti politici tradizionali, ovvero il sindaco di Parma Pizzarotti.

Il causus belli per Grillo è stata l’ultima iniziativa messa in piedi per il prossimo 15 marzo dal primo cittadino di Parma, ovvero un’assemblea con i sindaci ed i candidati alle prossime elezioni comunali a 5 Stelle. La replica di Grillo è stata affidata ad un twitt, nel quale l’ex comico genovese afferma come “l’incontro con i sindaci ed i candidati sindaci M5S organizzato da Pizzarotti a marzo non è stato in alcun modo concordato con lo staff, né con me”. Replica il sindaco affermando come “se fare rete non va bene, allora fate voi”.

Ma la vera ragione della guerra è, ancora una volta, il dissenso interno: Pizzarotti, infatti, aveva profuso una serie di dichiarazioni se non in difesa, almeno di non scomunica – come aveva fatto Grillo – nei confronti dei quattro Senatori pentastellati (quelli che avevano espresso perplessità nei confronti dell’atteggiamento che il leader 5 Stelle aveva adottato contro Renzi durante l’incontro andato in streaming). “Non le ho capite” (le espulsioni, ndr) aveva sostenuto Pizzarotti. “Convincetemi su quest’azione così forte e che non concede appello, perché io non l’ho capita. Non ho capito che cosa è stato commesso, e se ciò che è stato commesso riguarda la violazione precisa del vostro regolamento”. E continua su facebook: “questa vicenda mi ha lasciato con l’amaro in bocca e sapendo che i problemi degli italiani sono altri,  perdere tempo in spaccature e dissidi interni ci indebolisce e delude tante persone che ci sono vicine”.

 

Daniele Errera