La Camera avvisa il governo: “Risolvere la questione ‘quota 96’ per gli insegnanti”

La maggioranza trova l’accordo sulla questione “quota 96” per gli insegnanti, che a causa della riforma Fornero non sono potuti andare in pensione nonostante i requisiti. Ora il governo, che si è rimesso al parere delle commissioni, dovrà riferire sulle risorse entro il Def.

L’accordo è stato trovato solo questa mattina dopo un acceso confronto fra i gruppi e il governo: la nuova formulazione lascia soddisfatte le forze politiche convinte che entro breve si darà risposta ai quattromila insegnanti che aspettano di andare in pensione e agli altrettanti giovani che attendono di entrare.

“Si tratta – dichiarano gli onorevoli Annalisa Pannarale e Giulio Marcon di Sel – di un passaggio importante che permette di avviare a soluzione un errore della legge Fornero che ha penalizzato ingiustamente migliaia di lavoratori. Da due anni Sel é impegnata a fianco di lavoratori della scuola e continuerà a vigilare nei prossimi giorni perché l’impegno del governo non sia disatteso o ulteriormente dilazionato. I lavoratori di quota 96 non possono più aspettare”.

In difesa della  “Quota 96” e contro la riforma Fornero sulle pensioni, un gruppo di insegnanti dei Cobas Scuola ieri è stato in presidio fino alle 18 di oggi davanti a Montecitorio. L’esecutivo ha infatti finora bocciato la copertura di spesa proposta dalla Commissione Bilancio, basata sui fondi previsti per gli esodati. “La stanno tirando per le lunghe – attacca Franco Spirito, Rsu Cobasdi Prato – impedendo ai 4.000 tra insegnanti e Ata che hanno raggiunto la ‘quota 96′ (60/1 anni + 35/36 di contributi) di lasciar spazio ai precari”.