Legambiente e Ance, pioggia di critiche sullo Sblocca Italia

cantieri opere pubbliche

L’impostazione è ottima, ma le risorse sono poche. Questo in sostanza il giudizio di Paolo Buzzetti, presidente dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) a proposito dello Sblocca Italia presentato dal governo Renzi.

SERVE CHOC – “Se non ci mettiamo i soldi e non facciamo ripartire le cose perché l’Europa ci blocca, i problemi restano tutti lì”, è il giudizio di Buzzetti. Che chiede un’azione più coraggiosa, in quanto i 3.8 miliardi stanziati sono pochi e non rappresentano un vero “provvedimento choc che faccia ripartire l’economia”. A proposito dell’allungamento delle concessioni autostradali, Buzzetti non si dice contrario ma chiede che a valle ci siano “le gare per fare i lavori, perchè la regola europea è da rispettare in tutto”. Giudizio positivo invece sulla parte di Sblocca Italia che prevede la possibilità della semplice comunicazione per effettuare lavori sulla casa, idem per il regolamento unico edilizio in tutti i comuni e l’acquisto delle case finalizzate all’affitto a canone concordato.

LEGAMBIENTE CRITICA – Anche Legambiente non lesina critiche al decreto Sblocca Italia: “un decreto omnibus con troppi provvedimenti sbagliati e che dimostra la confusione del Governo rispetto alla direzione da prendere per portare il Paese fuori dalla crisi”. Per l’associazione ambientalista è negativa la scelte di promuovere asfalto, petrolio e nuovo cemento. I pochi aspetti positivi, invece, si perdono nelle pieghe dei temi affrontati, come per esempio “la proroga dell’eco-bonus e alcuni interventi sulla rete ferroviaria”, i quali “si perdono in un decreto che tocca un numero infinito di temi senza alcuna idea di futuro, se non quella prevalente di rispondere agli interessi di alcune lobby”.