Bankitalia: “In Italia segnali di lenta estensione della ripresa”

bankitalia

In Italia «”ci sono segnali di una lenta estensione della ripresa“. È quanto emerge dal bollettino economico della Banca d’Italia. “In Italia -si sottolinea- l’andamento della produzione industriale e le inchieste presso le imprese indicano che l’attività economica ha continuato a crescere moderatamente nei primi mesi dell’anno”. La ripresa, rileva Bankitalia, “resta differenziata tra categorie di imprese e sul territorio nazionale, ma andrebbe estendendosi: secondo i sondaggi il miglioramento delle prospettive delle aziende industriali di maggiore dimensione e di quelle orientate verso i mercati esteri si accompagna a primi segnali positivi anche per i servizi. Rimane meno favorevole il quadro nelle regioni meridionali”.

“Nonostante primi segnali di miglioramento della domanda interna, il quadro economico – sottolinea ancora Bankitalia- resta fragile. Per il progressivo riassorbimento della disoccupazione, specie della componente giovanile, più colpita dalla crisi, è necessaria una crescita duratura e un’accresciuta capacità di innovazione delle aziende”.

“Consumi: In primi mesi segnali di minore debolezza” – “Nei primi mesi dell’anno in corso si sono manifestati segnali di minore debolezza dei consumi”. Le immatricolazioni di autovetture, pur restando su livelli storicamente molto bassi, rileva Bankitalia, «sono cresciute nel primo trimestre (del 2,6%), dopo la lieve variazione positiva nel periodo precedente. In marzo l’indice del clima di fiducia delle famiglie ha più che recuperato il calo del mese precedente, collocandosi nella media del primo trimestre su valori superiori a quelli registrati nello scorso autunno. Si è attenuato il pessimismo circa l’evoluzione futura del mercato del lavoro e sono migliorati i giudizi sulla situazione economica generale del Paese. La spesa per consumi resta tuttavia molto al di sotto (quasi l’8%) del livello del 2007». Nel quarto trimestre del 2013 il debito delle famiglie italiane in rapporto al loro reddito disponibile è rimasto sostanzialmente invariato al 65%, ben al di sotto di quello medio dell’area dell’euro (pari a circa il 99%). Anche gli oneri sostenuti dalle famiglie per il servizio del debito (spesa per interessi e restituzione del capitale) sono rimasti stabili al 9,2% del reddito disponibile.

Aumento occupazione non prima di fine anno –  La flessione dell’occupazione, ricorda Bankitalia, “si è lievemente attenuata nella seconda metà del 2013 e le ore lavorate per addetto sono aumentate nell’industria, ma il tasso di disoccupazione ha raggiunto in febbraio il 13%”.