Milano, Salvini apre alle primarie del centrodestra

salvini con la felpa con la scritta milano

Le primarie del centrodestra non sono più un tabù per Matteo Salvini. “I candidati vanno scelti dalla gente. È finito il tempo in cui i leader si mettevano a tavolino e si dividevano le poltrone. Le primarie me le hanno chieste in tanti e mi paiono la soluzione migliore”, afferma il leader del Carroccio a Novara per un incontro pubblico in vista delle prossime elezioni amministrative. Un inversione ad U in piena regola motivata soprattutto dallo sfilacciamento della coalizione di centrosinistra che governa il Comune di Milano. La decisione di Pisapia di non ricandidarsi e l’addio, a sorpresa, del vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, hanno rianimato gli entusiasmi di un centrodestra in affanno. Da qui la decisione di Salvini di puntare sulle primarie: “Visto il disfacimento dell’allega banda di Pisapia, nostro unico obiettivo è correre tutti insieme, trovando un’intesa su un candidato non necessariamente di partito”.

Le parole del segretario leghista sono piaciute a Forza Italia che però prima di parlare di persone vuole lavorare sui contenuti. Il totonomi intanto è già partito. Tra i papabili ci sono Mariastella Gelmini, coordinatore regionale di Forza Italia, Paolo Del Debbio, ideologo di Forza Italia e ora conduttore televisivo, Paolo Romani, ex sottosegretario e molto legato alla famiglia Berlusconi, Claudio De Albertis, attuale presidente della Triennale, Claudio Borghi Aquilini, economista in orbita leghista e infine l’ex ministro Ncd, Maurizio Lupi che però glissa: “Io non lo lavoro per diventare sindaco, ma perché il centrodestra vinca a Milano”.