Giubileo, l’Italia si prepara dopo gli attacchi di Parigi

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A pochi giorni dall’inizio del Giubileo, i fatti di Parigi del 13 Novembre hanno portato all’ampliamento delle misure di sicurezza in vista degli eventi dedicati all’Anno Santo. E’ c’è già la data dell’8 dicembre, quando l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro darà il via ufficiale all’Anno della Misericordia, che terminerà il 20 novembre del 2016.
Il Vaticano ha infatti escluso la possibilità di rimandare l’evento, e lo ha fatto attraverso le parole del Segretario di Stato Vaticano subito dopo la strage di Parigi, il cardinale Pietro Parolin: “Sul Giubileo non si torna indietro. I preparativi in vista continuano e non ci sono decisioni che ne interromperanno lo svolgimento”. Mentre in un’intervista al quotidiano francese La Croix, il cardinale Parolin ha sottolineato che “La misericordia è anche il più bel nome di Dio per i musulmani, che possono essere coinvolti in questo Anno Santo, come l’ha voluto il Papa”. Della stessa opinione anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti: “L’allerta va tenuta alta dopo i tragici fatti di Parigi, ma il Giubileo non va rinviato. Non dobbiamo modificare i nostri comportamenti, questo vorrebbe dire affermare che hanno vinto”.

Giubileo, Viminale: “1000 uomini in più a Roma”

Il Viminale ha però fatto sapere di aver aumentato tutte le misure di sicurezza e che i controlli alle frontiere contro la fuga in Italia di terroristi dalla Francia sono al massimo livello. In una nota informativa alla Camera insieme al ministro degli Esteri Paolo Gentiloli, il titolare dell’Interno Angelino Alfano ha dichiarato: “Il livello di preoccupazione per la minaccia terroristica cresce con il Giubileo: Roma ed il Papa sono già stati al centro di dichiarazioni minacciose inneggianti alla distruzione e all’odio” – e ha aggiunto: “Rafforzeremo la vigilanza sui punti sensibili, a partire da piazza San Pietro, dove ci saranno percorsi stabiliti per l’afflusso e postazioni fisse di controllo. Attenzione anche alle minacce dal cielo”. Che l’allerta sia alta è dimostrato anche dalla circolare inviata lunedì dal capo della polizia Alessandro Pansa, a questure e prefetti: “Innalzare la vigilanza sugli eventi che prevedono un afflusso elevato di persone, dalle partite di calcio ai concerti alle manifestazioni religiose”.
E’ invece di oggi, l’annuncio del titolare del Viminale di incrementare il numero di unità presenti a Roma. Ai microfoni di Radio Anch’io, Alfano ha dichiarato: più di 24.000 persone in divisa presidiano Roma e la provincia di Roma. Abbiamo deciso nell’ambito del Comitato Nazionale Ordine e Sicurezza Pubblica di anticipare l’utilizzazione a Roma di ulteriori 1.000 uomini delle forze armate. E adesso si stanno avviando le operazione di dispiegamento immediato dei primi 700 militari, ai quali nei prossimi giorni si aggiungeranno le altre unità già a disposizione del Prefetto: un contingente di poco meno di 1.300 militari nell’ambito dell’operazione ‘Strade sicure’” – specificando che la presenza dei soldati a Roma serve a “rendere un servizio presso i presidi fissi. Non vedremo quindi girare camionette per Roma”.
Rassicurazioni sui livelli di sicurezza erano arrivate anche dal presidente del consiglio Matteo Renzi, riferendosi alla possibilità di incrementare le risorse per la sicurezza: “La legge di Stabilità entra in Parlamento con più soldi rispetto al passato. Se poi il Parlamento vuole aumentare i fondi siamo ben disposti a discuterne” – e aggiunge: “La nostra posizione è sempre la stessa: di fronte a un problema complesso che dura da anni occorre una grande strategia politica”.

Roma, tutte le date sensibili

Non solo l’8 Dicembre, ma ci sono una serie di date che saranno tenute sotto controllo durante tutto l’anno. Per quanto riguarda Roma, gli eventi più sensibili si concentreranno durante tutto l’anno. Domenica 13 dicembre ci sarà l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Giovanni e di quella di San Paolo fuori le Mura; il 20 dicembre si celebrerà invece il Giubileo dei bambini degli oratori romani ed il 27 quello della Famiglia. Dall’8 al 14 febbraio ci sarà l’esposizione delle spoglie di Padre Pio. Non solo eventi religiosi, ma attenzione anche per quanto riguarda le maggiori manifestazioni che caratterizzeranno la fine del 2015 e il 2016, in cui si disputeranno gli europei di calcio (proprio in Francia): il 26 novembre la Lazio giocherà all’Olimpico in Europa League contro gli ucraini del Dnipro, mentre il 9 dicembre toccherà alla Roma scendere in campo in casa contro i bielorussi del Bate Borisov. Verrà probabilmente annullato il tour degli Eagles of Death Metal, il gruppo che si esibiva venerdì al Bataclan, che avrebbe dovuto suonare il 4 dicembre proprio a due passi dalla capitale.

Se è su Roma che sono puntati gli occhi, l’aumento delle misure di sicurezza riguarda anche manifestazioni in corso nelle altre regioni italiane: allo stadio Dall’Ara di Bologna, martedì 17 novembre si giocherà l’amichevole Italia-Romania e secondo la Questura ci saranno misure di sicurezza “adeguate alle esigenze”; a Firenze è programmata invece per il 26 e 27 novembre l’assemblea delle delegazioni parlamentari Nato, uno degli appuntamenti sul quale si concentra la maggiore attenzione.

Albergatori: “cancellate le prime prenotazioni”

Nonostante le rassicurazioni e il rafforzamento delle misure di sicurezza, cresce la paura di possibili nuovi attacchi. Il primo settore e risentire del dopo Parigi, è proprio quello del turismo. Il presidente dell’Associazione direttori alberghi del Lazio Roberto Necci ha dichiarato: “Il primo impatto degli attentati di Parigi è stata una cancellazione delle prenotazioni negli alberghi romani, nei giorni subito successivi, superiore alla media. La gente ha paura. Se questa situazione di guerra dovesse continuare ci aspettiamo una cancellazione delle prenotazione anche per il Giubileo. Esperienze pregresse ce lo insegnano. La situazione è preoccupante per tutti, ora dobbiamo stare alla finestra e osservare”. Anche se in realtà, come aveva affermato Giuseppe Roscioli (presidente della Federalberghi di Roma), l’effetto Giubileo non aveva ancora fatto decollare realmente le prenotazioni, che ammontavano a “poco più del 50% dei posti disponibili”.

 

Ilaria Porrone