M5S, Currò in versione rottamatore insiste “Grillo vada via” Casaleggio “autoproclamato”

M5S: ancora reazioni nel post voto delle elezioni europee. Per il Movimento 5 Stelle non si placano le voci del dissenso verso i leader Grillo e Casaleggio.

Così il deputato del M5S  Tommaso Currò: “Aveva detto che in caso di sconfitta si sarebbe dimesso. E ora Grillo per coerenza deve farlo, non si può usare l’arma della coerenza solo quando si deve espellere qualcuno. La sua linea di sfascio e insulti è stata sconfitta nelle urne”.

Quanto a Casaleggio: “per me – dice il deputato M5S – è sempre stato una figura tecnica, che gestisce il blog. Ce lo siamo ritrovato come leader ma non è mai stato legittimato da nessuno. Si è autoproclamato”.

Tommaso Currò in un’intervista all’Unità: “Grillo si fida, comunica e porta avanti solo chi è d’accordo con lui, delegittimando chi esprime un suo punto di vista politico. Questa è disonestà intellettuale, altro che onestà” afferma Currò. “Il movimento è un insieme di idee, un progetto. Non vedo perchè non si possa muovere senza due capi. Deve fare un congresso per decidere come andare avanti”. Alle Europee “di fronte alle proposte di riforma avanzate da Renzi in vari settori, il nostro atteggiamento di chiusura totale e di insulto è stato percepito come poco utile al cambiamento del Paese”, rileva Currò. Adesso “si dovrebbe iniziare con una seria autocritica” ma “credo che cambierà poco, cercheranno di andare avanti facendo finta di niente, con gli stessi metodi staliniani”.

In merito alla possibilità di sostenere il governo sulle riforme, “siamo stati eletti per renderci utili al Paese, partecipare a un processo riformatore. Non per stare solo lì a guardare e criticare, o peggio insultare, deridere, delegittimare, puntare allo sfascio totale come abbiamo fatto in questi mesi”, dichiara Currò. “Questa è una visione inadatta a un Paese moderno, e i cittadini ci hanno puniti”.