Il maxi compenso del capo di gabinetto di Virginia Raggi

Raggi, Raineri, stipendio

Chiamata a risollevare le sorti della Capitale dopo l’inchiesta Mafia Capitale, il neo sindaco di Roma Virginia Raggi non sta attraversando un periodo semplice. In queste ore, la Raggi non ha avuto nemmeno il tempo di esultare per lo sblocco di 18 milioni di euro per la linea A della metropolitana romana, che è stata travolta dalle polemiche sul maxi compenso del suo capo di gabinetto. L’ex magistrato della Corte di Appello di Milano, Carla Raineri, infatti riceverà una retribuzione di 193 mila euro lordi annui, una cifra che inevitabilmente ha scatenato le reazioni delle opposizioni.

Le opposizioni contro Virginia Raggi

Partiamo dal Partito Democratico: il consigliere capitolino Marco Palumbo e il deputato Marco Miccoli hanno segnalato la differenza tra lo stipendio del nuovo capo gabinetto della Raggi ed i suoi predecessori, pubblicando il compenso degli ultimi capi di gabinetto: “Basile 180 mila (Alemanno), Basile 75 mila (sempre giunta Alemanno), Fucito 73 mila (Marino)”. Concludono i due rappresentanti dem: “Grazie Virgi per lo spreco”. Dello stesso avviso è Giorgia Meloni che ironizza: “da Movimento Cinque Stelle a Movimento Cinque Stelle superior extralusso”. Ed il suo capogruppo in Campidoglio, Fabrizio Ghera, affonda: “dicevano che avrebbero tagliato i costi, ma nominano un capo di gabinetto che a occhio guadagna più del presidente del Consiglio”.

 

La replica di Raineri: non guadagno molto di più

E’ la stessa Carla Raineri dalle pagine de il Corriere della Sera a replicare alle accuse. Il Magistrato spiega che non guadagna così tanto: la differenza con il suo precedente stipendio è di mille euro. “Lavoro dalle 7 alle 24 tutti i giorni – chiosa Raineri nell’intervista – non vedo la mia famiglia, se fossi rimasta a Milano, nella mia casa a cento metri da palazzo di città, stavo meglio”. Ed inoltre aggiunge: “non voglio essere usata dal Pd per fare una battaglia politica, non voglio essere usata per mettere in difficoltà la Sindaco”.
La Raineri difende la sua professionalità ed il lavoro che svolge, questo al di là della cifra che andrà a guadagnare.
Inoltre, sempre a proposito di nomine, giovedi prossimo la giunta Raggi dovrebbe indicare chi affiancherà Alessandro Solidoro, neo amministratore unico di Ama. Tra i possibili candidati vi sono: Alessandro Muzi, già dirigente Ama, Raphael Rossi, esperto nella gestione dei rifiuti e l’agronomo Roberto Cavallo. Uno dei tre potrebbe essere il nuovo direttore generale di Ama. Sì perché, al netto delle polemiche politiche, il primo vero campanello d’allarme per il neo Sindaco della Capitale si chiama rifiuti. E sono in arrivo giornate molto calde.