Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti: “l’articolo 18 non è un totem”

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L’articolo 18 non è un totem. Parola di Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, intervistato dal ‘Quotidiano Nazionale’. “Non va isolato, è un tema che sta dentro la ridefinizione delle regole e dei contesti del mercato del lavoro”.

ANALISI SULLA DISOCCUPAZIONE – Il ministro Poletti analizza i dati sulla disoccupazione – salita a maggio al 12.6% – ma non si scompone. Pur ritenendo la situazione occupazionale “difficilissima”, Giuliano Poletti sottolinea che “a maggio i posti di lavoro sono stati 52 mila in più”. E dinanzi all’aumento del numero complessivo di disoccupati, il ministro espone la sua chiave di lettura: “è aumentato anche perchè si sono messi a cercare lavoro molti scoraggiati che avevano smesso di cercarlo“.

CONSIGLI AI GIOVANI – Il ministro Poletti si rivolge poi ai giovani, consigliando loro di trovarsi un lavoretto estivo, “un’opportunità di formazione e crescita” da sfruttare in “un momento difficile”. E sul piano Garanzia Giovani aggiunge: “il programma è partito molto bene. Sono già 108.000 i giovani registrati”, mostrando soddisfazione anche per la risposta da parte delle aziende, che hanno messo a disposizione “più di 4mila posti”. E annuncia che “entro settembre sarà attivo un bando per il servizio civile”.

NO MANOVRE CORRETTIVE – Riguardo all’eventualità di manovre correttive, Giuliano Poletti si aggiunge a quanto già detto da Renzi e Padoan: “al momento il premier e il ministro Padoan hanno ribadito che non prevederemo manovre correttive”. E traccia la road map per i prossimi mesi: “nel semestre europeo si lavorerà per la crescita, siamo concentrati sull’obiettivo di far ripartire il Paese”.

Emanuele Vena