Rinnovo contratto scuola: aumento firmato, ecco le cifre dell’accordo

Rinnovo contratto scuola: aumento, accordo firmato

Rinnovo contratto scuola: aumento firmato, ecco le cifre dell’accordo.

La firma sul rinnovo contratto scuola è arrivata questa mattina alle 7,15. Ciò significa che la lunga trattativa sul comparto scuola è finalmente terminata. Come avevamo già anticipato, la trattativa avrebbe dovuto concludersi entro la fine di questa settimana, o al massimo all’inizio della prossima. Ma dopo un incontro fiume, si è deciso di chiudere la questione prima del previsto. E nella mattinata è arriva la firma che di fatto sancisce l’aumento stipendio. Andiamo a scoprire tutte le novità dell’accordo.

Rinnovo contratto scuola: le cifre dell’aumento

Partiamo da uno degli aspetti più importanti del nuovo contratto, ovvero l’aumento stipendio. In tal senso ci sono alcune novità, visto che gli incrementi salariali partiranno da una base di 81 euro e arriveranno a un massimo di 111 euro. È stato inoltre scorporato il bonus produttività, con metà che sarà erogato nelle buste paga dei dipendenti del comparto scuola; e con l’altra metà che invece manterrà il suo valore di bonus premiale. Nulla da fare per il bonus formazione, invece, con i soldi che sono stati già accreditati ai docenti per investire su cultura e formazione.

Come riporta Orizzonte Scuola, gli aumenti più bassi spetteranno ai maestri della scuola di infanzia e primaria e ai docenti delle scuole medie con bassa anzianità di servizio (fino a 8 anni). Gli incrementi più alti spetteranno invece ai docenti laureati di ruolo alle scuole superiori con oltre 35 anni di servizio. Andando nel concreto degli esempi, i maestri dell’infanzia e delle scuole elementari percepiranno da 85,50 a 97,7 euro. Gli insegnanti con diploma magistrale di servizio alle scuole superiori prenderanno da 85,50 a 99,7 euro.

Stipendi potenzialmente più alti per i docenti che operano nelle scuole medie e per quelli laureati; per i primi si arriva fino a 106,7 euro; per i secondi ecco il massimo di 110,7 euro. Diverso il discorso per il personale Ata, che percepiranno aumenti di stipendio da 80,4 a 88,4 euro. A coordinatori amministrativi e tecnici spetteranno da 81,2 a 90,2 euro; mentre per i DSGA si andrà da un minimo di 81,5 euro a un massimo di 105,5 euro.

Rinnovo contratto scuola: ore di lavoro, permessi e sanzioni

Ovviamente il nuovo contratto scuola non è solo aumento stipendio. Ma c’è tutta una parte sulla quale si discuterà in seguito. Innanzitutto va precisato che non ci saranno aumenti orari di lavoro non retribuito per docenti e personale Ata. E neppure i dirigenti scolastici potranno assegnare nuovi incarichi e mansioni ai docenti senza la possibilità di rifiuto da parte di questi ultimi.

Anche per quanto riguarda i permessi non figurano sostanziali novità in tal senso, se non qualche adeguamento sulle regole già esistenti. Sul sistema di sanzioni disciplinari, invece, i sindacati hanno chiesto un rinvio per discuterne in modo più approfondito.

Sul fronte mobilità, il contratto diventa di validità triennale, tuttavia sarà possibile presentare domanda ogni anno, fatta eccezione per alcuni casi specifici.

Rinnovo contratto scuola: non tutti i sindacati sono d’accordo

Come già avevano anticipato, Snals e Gilda non hanno firmato il contratto. Snals, tramite un cinguettio su Twitter, ha espresso tutto il proprio dissenso in merito. “Contratto: termina la trattativa. Lo Snals non firma un contratto che danneggia la scuola e i suoi operatori!”

In un comunicato degli altri sindacati, invece, s’informa che questo contratto “assume forte valenza anche nella prospettiva del successo rinnovo”, che avverrà dopo la chiusura di questo, alla fine di quest’anno. “Le basi e l’impegno assunti andranno ripresi anche nei confronti del nuovo Governo, per rivendicare una politica di forte investimento nei settori dell’istruzione e della ricerca. Si chiude così una lunga fase connotata da interventi unilaterali, aprendone una nuova di riconosciuto valore al dialogo sociale”.

Il rinnovo contratto scuola è dunque stato ufficialmente firmato stamattina. Sono stati rispettati i tempi pre-elettorali, come voluto dal Governo. E adesso sarà il turno di Enti Locali e Sanità.

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