Rinnovo contratto scuola: aumento stipendio, Cisl ‘buon inizio’

Rinnovo contratto scuola: aumento stipendio, per Cisl buon inizio

Rinnovo contratto scuola: aumento stipendio, Cisl ‘buon inizio’.

La Cisl è stata tra i sindacati firmatari del rinnovo contratto scuola. E stando alle ultime dichiarazioni è rimasta anche soddisfatta di aver concluso almeno una parte di una trattativa che sulla carta sarà ancora più lunga. Ovviamente tale nuovo contratto avrà validità fino al 31 dicembre 2018, e parliamo soprattutto di nuove regole, che poi non sono così tante, ma restano comunque importanti (i permessi, il riconoscimento del congedo alle unioni civili, etc.); poi c’è l’aumento stipendio, forse povero, ma comprensivo degli arretrati dei 2 anni (e 2-3 mesi) appena passati. Per il futuro si vedrà. Pertanto per la Cisl il nuovo contratto è – e non potrebbe essere altrimenti – “un buon inizio”. Una base da cui partire. Non firmare non avrebbe portato a nulla di buono, né di meglio. Così la pensa il sindacato.

Rinnovo contratto scuola: per Cisl un buon inizio

Con un comunicato diffuso su Orizzonte Scuola, Cisl Scuola Catanzaro ha difeso la propria firma sul rinnovo contratto scuola; considerando quest’ultimo “un buon inizio per attribuire un adeguato valore alle diverse professionalità. E recuperare la dignità che tutto il personale dovrebbe vedersi garantita”. Ovviamente la soddisfazione della Cisl non è al 100%, riconoscendo che non si tratta della migliore soluzione per i lavoratori di questo comparto. Tuttavia, “non firmare quel contratto avrebbe prodotto ripensamenti e adeguamenti contrattuali migliori? Penso piuttosto che avrebbe disintegrato anni di contrattazione”.

Quindi arriva l’elenco di tutto quello accaduto finora al comparto scuola, dal 2009 a oggi. Ovvero, dalla riforma Brunetta al blocco contrattuale e degli scatti di anzianità; passando per la riforma Fornero alle proroghe al blocco retributivo, fino alla più recente Buona Scuola di Renzi. In questo panorama, per la Cisl, “il rinnovo del contratto si veste di utili certezze”. Quello firmato rappresenterà dunque “un cambio di rotta per gli anni futuri”; con la Cisl Scuola che “sarà sempre in prima linea, a tutela dei lavoratori”.

Rinnovo contratto scuola: non a tutti piace

Per un sindacato soddisfatto, ecco una personalità politica che esprime tutto il suo dissenso. Intervistato da Tecnica della Scuola, l’ex presidente del Comitato Centrale Fiom e oggi candidato per Potere al Popolo, Giorgio Cremaschi, ha definito il nuovo contratto “una schifezza”. Il motivo? “Da un lato non restituisce quello che hanno perso i lavoratori in questi anni; dall’altro sancisce la riduzione del potere d’acquisto dei salari”. Da qui, secondo Cremaschi, l’appartenenza del nuovo contratto alla Buona Scuola, negativo sia per i docenti sia per la scuola pubblica in merito al trattamento ricevuto.

Quindi Cremaschi afferma che bisognerebbe ricostituire il settore pubblico, fermare i finanziamenti alla scuola privata e investire di più sulla scuola pubblica, valorizzando la figura del docente. Ci sarà il giusto spazio (e tempo) nel futuro contratto per questo?

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