Sondaggi politiche: previsioni Bloomberg, Governo M5S al 10%. Pericolo Spread

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Sondaggi politiche: previsioni Bloomberg, Governo M5S al 10% con Pericolo Spread

Mancano appena 3 giorni alle elezioni: evento che sta interessando un gran numero di media internazionali. A ridosso dell’election day, è il noto portale Bloomberg a offrire la propria visione delle imminenti politiche. Secondo gli analisti di Bloomberg, le possibilità per il M5S di formare un Governo riescono a toccare la doppia cifra: il 10%. Una percentuale che è molto inferiore rispetto alle intenzioni di voto del partito pentastellato (si parla, in questo caso, di possibilità concrete di formare un Governo).

Sondaggi politiche: per Bloomberg, l’opzione più realistica è lo stallo. Il centrodestra offre maggiori garanzie?

La situazione più probabile per gli analisti di Bloomberg è quella dello stallo: nessun vero vincitore e nessuna coalizione (neanche a posteriori) capace di formare un Governo stabile. Stando alle proiezioni e gli ultimi sondaggi (pubblicati entro il 16 febbraio), l’unica coalizione capace di avvicinarsi alla maggioranza assoluta è quella di centrodestra, capeggiata da Berlusconi, Salvini e Meloni.

Secondo gli analisti, un Governo di centrodestra sarebbe l’opzione più gradita ai mercati. Il valore dell’euro potrebbe salire fino a 1,23$ e lo spread potrebbe mantenersi relativamente basso. La possibilità concreta che si riesca a formare un Governo di centrodestra viene data al 20%: percentuale ancora relativamente bassa ma superiore a quella che vede il Movimento 5 Stelle a guida del prossimo Esecutivo.

Sondaggi politiche: con M5S si rischia spread alto

Stando alle analisi di Bloomberg, La formazione di un governo a guida pentastellata potrebbe provocare oscillazioni importanti sul mercato. Uno dei rischi maggiori ha a che vedere con il vecchio spauracchio dello spread. Per Bloomberg, qualora si formasse un esecutivo M5S, lo spread potrebbe raggiungere quasi nell’immediato i 260 punti base: il valore più alto da 5 anni a questa parte. Inoltre, il valore dell’euro dovrebbe perdere forza e arrivare a 1,21$.

Si ricorda che si sta parlando di previsioni e che la reazione dei mercati non va necessariamente nella direzione esposta dagli analisti. Il caso più lampante, con l’elezione di Donald Trump. Auspicata come infausta, la vittoria di Trump non ha scosso più di tanto il mondo della finanza e, al contrario, ha fatto registrare forti incrementi della borsa di New York.

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