Elezioni 2018: ultime notizie: incarico o preincarico a ore. I favoriti

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Elezioni 2018: ultime notizie: incarico o preincarico a ore. I favoriti

il Presidente Mattarella è pronto a sbloccare lo stallo che prosegue da 44 giorni. Ormai è questione di poco; la mossa decisiva è attesa tra domani e giovedì. D’altronde, due giri di consultazioni e nessun passo avanti è stato fatto in chiave maggioranza; il Capo dello Stato non può non prenderne atto.

Al contrario, con l’escalation della tensione in Siria, la distanza tra i due osservati speciali dello scenario politico, cioè Lega e Movimento 5 Stelle, sembra essersi acuita. Per ricapitolare in breve, Di Maio si è schierato sul versante atlantista mentre Salvini è intervenuto a sostegno della Russia. Per questo dal Colle si seguirà con interesse il dibattito parlamentare sulla crisi in Medioriente; a seconda di quanto emergerà, si opterà per un pre-incarico politico o per un mandato esplorativo a una figura istituzionale.

Elezioni 2018: ultime notizie: incarico o preincarico a ore. I favoriti

Alcuni quotidiani, riferendo indiscrezioni dal Quirinale, spiegano che le posizioni filo-russe di Salvini hanno complicato il compito di Mattarella. In condizioni “normali”, infatti, si sarebbe dato il via libera al Carroccio, nonostante il forte rischio di fare un giro a vuoto. Addirittura, secondo una lettura “dietrologica”, Salvini avrebbe accentuato la sua postura pro Putin per evitare di ricevere l’incarico, quindi, non “bruciarsi”. Insomma, visto lo sgretolarsi della possibilità di andare a Palazzo Chigi, il leghista starebbe preparando una strategia da opposizione.

Ora, visto il contesto internazionale in subbuglio, Mattarella preferisce un governo in linea con il nostro tradizionale sistema di alleanza. Tuttavia, pare convinto che il paese non capirebbe una sua iniziativa solitaria; in pratica, se deve agire può farlo solo dopo aver mostrato come i partiti non siano in grado, allo stato dei fatti, di risolvere la situazione.

Ora, 5 stelle e Lega continuano a chiedere un governo politico nonostante resistano i veti incrociati. Dunque, pur contemplando la possibilità di un nome “a sorpresa”, la sensazione è che alla fine si vada verso il mandato esplorativo al Presidente del Senato o a quello della Camera. In questo senso, si fa più il nome di Elisabetta Casellati che quello di Roberto Fico.

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