Esodati parte 2: senza Cassa Integrazione si rischiano 200.000 “derogati”

Ricordate lo scandalo degli ‘esodati’? Quei lavoratori che avevano interrotto il proprio rapporto di lavoro pur non avendo maturato gli anni per la pensione e che, per mezzo della riforma pensionistica targata Elsa Fornero, non sono potuti andare in pensione anticipatamente. Oggi, causa i difficili termini della Cassa Integrazione Guadagni in deroga, si rischia di creare un’altra enclave di lavoratori sfortunati: i ‘ derogati ’.

I lavoratori in bilico sono ben 60.000 unità (col rischio di lievitare a 200.000) secondo i dati di Cgil, Cisl e Uil. Questi, scesi in piazza da stamane, urlano a gran voce all’esecutivo di cambiare le norme per l’acquisizione della Cig, altrimenti i ‘ derogati ’ diverranno disoccupati. Il decreto interministeriale, che ha una copertura di ‘appena’ 400 milioni di euro, “manca ancora di un miliardo”, sostengono i leader delle parti sociali, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Qualora ci si scordi della Cig, tutte le politiche di promozione lavorativa messe in atto da Governo (comprese quelle future), perderanno di importanza e di efficacia. In un periodo di così forte crisi economica e sociale, la Cassa Integrazione infatti è uno strumento di distribuzione del reddito importantissimo vista la velocità della chiusura di imprese e quindi dei conseguenziali licenziamenti.

Daniele Errera