Serie A, 34a giornata: cosa ci ha detto Juventus-Napoli

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Serie A, 34a giornata: cosa ci ha detto Juventus-Napoli

Avevamo cerchiato la data in rossa un po’ tutti quanti, qualcuno addirittura dal sorteggio del calendario di Serie A.

Quella data è arrivata e con sé ha portato in dote novantacinque minuti di grande calcio e grande spettacolo.

Juventus e Napoli hanno dato vita infatti ad una grande partita e il cabezazo di Koulibaly al novantesimo ha definitivamente riaperto tutto.

Serie A, 34a giornata: la Juventus sbaglia nella sera dove non poteva sbagliare

Zero tiri in porta.

Basta questo dato per raccontare della partita della Juventus.

Mentalmente le scorie madrilene sembrano permaste.

E stavolta Allegri ha diverse colpe.

L’abulicità offensiva nella serata più importante, forse dell’intera stagione, la dice lunga.

Higuain, Dybala, e Cuadrado si sospetta abbiano mandato a giocare i loro cugini che tutto fanno, fuorché i calciatori.

La “Joya” stecca malamente. Schierato titolare dopo i tanti dubbi della vigilia, fisicamente è in campo, mentalmente chissà dove.

Il “Pipita”, fino a ieri sempre a segno contro i suoi ex compagni, viene preso in custodia dalla premiata ditta Albiol-Koulibaly e probabilmente ci è rimasto anche dopo il match.

Douglas Costa invece è l’unico a provarci ma predica nel deserto.

Nemmeno il centrocampo gira a dovere, tant’è che non vi son tracce nemmeno di Khedira e Matuidi.

La difesa regge fino alla fine, poi Benatia, che con i minuti di recupero ultimamente litiga, si perde la marcatura di Koulibaly rovinando una prestazione che fino a quel momento era stata pressoché perfetta.

Chiellini si fa male subito ed Howedes cerca di sostituirlo al centro della difesa come può, dopo i primi minuti passati a scorrazzare sulla fascia destra.

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Serie A, 34a giornata: il cuore partenopeo riesce ad avere la meglio

Fin dal primo pallone toccato gli azzurri sono parsi in grado di far male ad una Juventus che al loro contrario sembrava da subito spenta e senza idee.

Il palo su punizione deviata di Pjanic stava per far crollare le speranze riposte dai napoletani verso San Gennaro. Ma i bianconeri si son fermati, appunto, al palo.

Mario Rui si è riscoperto Marcelo almeno per una sera, quella più importante: è dai suoi piedi infatti che nascono le migliori offensive napoletane, soprattutto nel primo tempo.

Questo anche perché Insigne, ogni volta che viene preso dal pensiero di creare qualcosa, viene costantemente atterrato dai padroni di casa.

Menzione d’onore per il centrocampo, totalmente in palla, con la regia offerta da un Jorginho finalmente al top in un big match come quello di stasera.

Il fattore difesa del Napoli funziona al contrario. Nelle ultime sei partite le teste dei centrali di Sarri hanno realizzato ben tre gol, tutti quanti di vitale importanza.

Albiol ha timbrato il cartellino contro il Genoa segnando il gol decisivo dell’1-0 finale e il momentaneo 2-2 di mercoledì scorso contro l’Udinese.

Koulibaly ha invece riaperto i giochi scudetto al novantesimo, all’ultimo respiro, nella serata indimenticabile di Torino.

Nonostante Mertens non sia in vena di brillare, Sarri può comunque consolarsi con il resto degli interpreti. E questo non è assolutamente poco.

Serie A, 34a giornata: conclusione e pagelle

Un punto di distacco fra prima e seconda a quattro giornate dal termine.

Non capitava dal 2009/2010, quando Inter e Roma si portarono la battaglia all’ultima giornata, con i nerazzurri usciti trionfanti nel pomeriggio senese, rendendo dunque vana la vittoria giallorossa in quel di Verona sponda Chievo.

Comunque andrà a finire, possiamo già dire di aver assistito al più bel campionato degli ultimi anni, nei quali solitamente la Juventus chiudeva la pratica scudetto anche mesi prima.

Pagelle Juventus-Napoli

JUVENTUS: Buffon 6; Howedes 6, Benatia 5, Chiellini sv (dall’11 Lichtsteiner 5.5), Asamoah 5.5; Pjanic 6, Khedira 4.5, Matuidi 5.5; Dybala 4 (dal 46’ Cuadrado 5), Higuain 5, Douglas Costa 6 (dal 71’ Mandzukic sv).

NAPOLI: Reina 6; Hysaj 6.5, Albiol 7, Koulibaly 8, Mario Rui 7; Jorginho 7, Allan 7 (dall’80 Rog sv), Hamsik 6 (dal 66’ Zielinski 6); Callejon 6.5, Mertens 4.5 (dal 51’ Milik 5.5), Insigne 6.5.

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