Lettera del fisco a 75 mila contribuenti ‘spendaccioni’

Lettera del fisco a 75 mila contribuenti. Si tratta di un monito “bonario” rivolto a coloro che nell’anno 2012, stando ai controlli incrociati del Fisco, hanno prodotto spese superiori rispetto a quanto espresso nella dichiarazione dei redditi del 2013 (anno d’imposta 2012). Nella lettera non è però specificato l’importo, ma solo la tipologia delle spese effettuate, le quali possono essere consultate nell’allegato che accompagna la missiva. La lettera del fisco a 75 mila contribuenti è firmata da Attilio Befera, ormai ex numero uno dell’Agenzia delle Entrate. Il contenuto, come specificato nel corpo della lettera, è a “puro scopo informativo”.

Il Fisco inoltre suggerisce ai destinatari dell’avviso due soluzioni di diversa natura. Caso A: Se l’avviso è frutto di un errore di calcolo, è possibile segnalare l’anomalia all’Agenzia delle Entrate via mail (qualora l’errore richieda tempi di risoluzione piuttosto blandi) o tramite telefono (se invece il problema è più complicato da spiegare), contattando i recapiti indicati. Caso B: La seconda strada è quella del ravvedimento operoso, nel caso in cui l’incongruenza segnalata risulti effettivamente vera: il contribuente può infatti presentare il modello Unico Pf e integrare il reddito 2012 entro il 30 settembre, pagando un importo fisso di 32 euro più una mora del 3,75% sull’imposta maggiore da versare. Si tratta comunque di sanzioni non eccessivamente pesanti.

Il contribuente può decidere anche di ignorare la lettera: a quel punto però scatterebbero automaticamente le vere e proprie procedure di accertamento del tanto famigerato redditometro, con le relative richieste di chiarimento. Queste ultime impossibili da cestinare.

 Antonio Atte