Pedaggi autostradali, le differenze di costo in Europa

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Pedaggi autostradali, le differenze di costo in Europa

La tragedia della caduta del ponte Morandi a Genova ha riportato all’attenzione di tutti il tema autostrade.

Le concessioni che sono state date, il loro livello di efficienza, e certamente i costi.

L’Italia era all’inizio degli anni ’70 uno dei Paesi in Europa con più kilometri di autostrade, ma il blocco, o quasi, nella costruzione di infrastrutture dagli anni ’80 in poi ci ha fatto rimanere indietro rispetto a Germania, Francia, Spagna.

Quest’ultima ha 17.109 km, gran parte costruiti negli ultimi decenni, la Francia ne ha 11.882, la Germania 12.996. L’Italia solo 6758, anche se non sono calcolate (come in Spagna) come autostrade le strade extraurbane principali, le cosiddette superstrade, strade a doppia carreggiata separata, come quelle pugliesi o la Ravenna – Orte.

Le differenze principali però sono nei pedaggi.

I sistemi utilizzati in Europa sono molto diversi.

Vi sono Paesi con autostrade totalmente gratuite. Sono Paesi piccoli o che possono offrire solo pochi kilometeri come Estonia, Finlandia, Cipro, Lussemburgo, Islanda, Svezia, Paesi Bassi, Danimarca, Belgio e i micro-stati come Andorra. Sono esclusi particolari ponti e tunnel, come quelli per esempio tra Svezia e Danimarca.

A questi si aggiunge la Germania che però fa pagare i trasporti pesanti oltre le 7,5 tonnellate, così come la Lettonia, dove si paga oltre le 3 tonnellate.

Pedaggi autostradali, i sistemi a confronto

Per il resto il pagamento avviene in due diverse modalità, vi è il classico pedaggio, usato in Italia, e le vignette, una cifra forfait da pagare a prescindere dall’uso che si fa della rete autostradale.

E’ il sistema in uso in alcuni Paesi medio-piccoli, in cui le dimensioni ridotte della rete stessa permettono di imporre un pagamento non eccessivo.

E’ così in Svizzera, con 40 franchi l’anno (circa 35,1€),

in Slovenia, con 110€ l’anno, 30€ per un mese e 15€ per una settimana,

in Slovacchia (50€ all’anno, 14€ al mese e 10€ a settimana).

E poi in Romania (28€ annuali, 13€ trimestrali, 7€ mensili, 3€ settimanali)

In Moldova sono 14€ per un mese, 8€ per 15 giorni, 4€ per una settimana

Gli ungheresi fanno pagare circa 132,6€ per un anno, ma solo 15,42€ per una regione, e poi 14,7€ al mese e 9,18€ alla settimana

I cechi 58,3€ all’anno, 17,1€ al mese e 12€ per 10 giorni

In Bulgaria parliamo di 50€ al mese, 15€ al mese e 8€ a settimana

In Austria, infine, di 87,3€ all’anno, di 26,2€ per 2 mesi e di 9€ per 10 giorni

Laddove invece regnano i pedaggi si deve effettuare un confronto che consideri il prezzo per km. Che però cambia per ogni tratta. A parità di kilometro anche negli stessi Paesi ci sono tariffe diverse.

Per touron2wheels.wordpress.com possiamo usare questi numeri come prezzi di massima.

Per l’Italia 5 cent al km

In Croazia e la Serbia la stessa cifra, 5 cent per km

Per la Francia siamo su valori più economici, 4  cent per km,

In Spagna le autostrade a pagamento sono molto più care, 7 cent per km

La Polonia è forse la più economica, con 1,2 cent per km

Pedaggi autostradali, quanto è cara l’Italia per i camionisti

Naturalmente poi vi sono tunnel come quello del Monte Bianco, che costa 44,4€. In Regno Unito ci sono una ventina di ponti per cui si paga tra 1 e 7 sterline ogni volta che si attraversano. In Austria molti tunnel come quello Karavanken, o Arlberg che costano tra 5 e 10€ e strade di montagna per cui è chiesta una tariffa.

E poi vi sono i prezzi per i camionisti. Che pagano un pedaggio anche dove le automobili pagano solo una vignetta.

Secondo Eurowag sono questi i km che con 100€ un mezzo pesante può fare nei diversi Paesi.

Ovviamente si fa poca strada nei tunnel di Monte Bianco e Frejus.

Tuttavia in generale in Italia per un camionista i costi sono inferiori che altrove. I pedaggi autostradali sono di 19 centesimi al km, solo in Polonia e Portogallo si paga menoe  quindi si fanno più km. 658 e 155 contro i 552 nel nostro Paese.

Più cara Slovenia e Austria, con 51 cent e 41 cent per km

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