Sondaggi politici Swg: la manovra finanziaria divide gli elettori della Lega

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Sondaggi politici Swg: la manovra finanziaria divide gli elettori della Lega

La “manovra del popolo” divide l’elettorato leghista mentre compatta quello Cinque Stelle. A sostenerlo è l’ultimo sondaggio Swg per il TgLa7 che ha raccolto le prime impressioni degli italiani sull’aggiornamento del Def.

La legge di bilancio raccoglie il 35% di giudizi positivi e il 31% di voti negativi. Più di un terzo degli intervistati (34%) non commenta la manovra. Ma i dati interessanti sono altri e riguardando i giudizi sul Def da parte degli elettori che sostengono il governo giallo verde.

La manovra finanziaria piace ad un’ampia maggioranza degli elettori Cinque Stelle (73% di favorevoli con un 25% di contrari). L’elettorato leghista si mostra invece diviso al suo interno. Il 49% approva positivamente il Def mentre il 43% lo boccia. E’ probabile che la decisione di portare il deficit al 2,4%, sia stato vista dalla base come un cedimento della Lega nei confronti dell’alleato che voleva a tutti i costi il reddito di cittadinanza all’interno della manovra.

Al momento però i pareri sulla legge di bilancio non inficiano gli ottimi risultati che il Carroccio sta raccogliendo in termini di intenzioni di voto. Secondo l’ultimo sondaggio Swg andato in onda ieri sera infatti, la Lega continua a macinare consensi.

Sondaggi politici Swg: elettori PD e Forza Italia, no alla manovra

Tornando alla manovra, questa viene bocciata dal 53% degli elettori che parteggiano per i partiti di opposizione. Pd e Forza Italia hanno criticato aspramente il Def presentato dal governo. “Più che Manovra del Popolo, qui l’unica manovra che hanno fatto è un testacoda – ha affermato l’ex premier Matteo Renzi in un’intervista al Corriere della Sera – Hanno messo la retromarcia. Tempo 12-18 mesi e subiremo conseguenze devastanti. Con questa manovra hanno consenso a breve, ma minano la credibilità dell’Italia che avevamo faticosamente riconquistato”.

Critiche alla manovra sono arrivate ieri anche da Bruxelles dove Tria ha provato a rassicurare i vertici della Commissione Ue senza riuscirci. “Se l’Italia vuole un trattamento particolare supplementare, questo vorrebbe dire la fine dell’euro. Bisogna essere molto rigidi” ha dichiarato il presidente della Commissione Ue Jean-Claud Juncker. Lega e Cinque stelle sono avvisati.

Sondaggi politici Swg: nota metodologica

Allegata all’immagine.

 

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