Bolletta luce e gas: niente bonus automatico, salta l’emendamento

Bolletta luce e gas: niente bonus automatico, salta l'emendamento
Bolletta luce e gas: niente bonus automatico, salta l’emendamento

Le famiglie con reddito basso possono accedere a una serie di agevolazioni economiche, tra queste c’è anche il cosiddetto bonus luce e gas. In pratica, si tratta di una misura di sostegno al reddito per cui, accertato il rispetto di alcuni parametri Isee, viene erogata una compensazione della spesa sostenuta per le utenze energetiche.

Bolletta luce: chi può richiederlo e come

Innanzitutto, bisogna precisare che il limite di reddito necessario a percepire il bonus luce e gas, anche per l’anno prossimo, è di 8.107,5 euro. Tuttavia, la soglia di reddito sale fino a 20mila euro per le famiglie numerose, cioè con più di 3 figli a carico. Per essere considerati figli carico non bisogna percepire più di 4mila euro fino a 24 anni e 2.840 euro circa dai 25 anni in poi. Grazie al bonus è possibile risparmiare fino a 184 euro sulle bollette della luce e fino a 273 euro su quelle del gas.

La durata dello sconto è di 12 mesi ma, a fronte del mantenimento dei requisiti, può essere rinnovata di anno in anno. È semplice richiedere il bonus: basta recarsi presso un qualunque Caf per ottenere la certificazione Isee, quindi, allegarla al modulo di richiesta del bonus che è possibile compilare presso gli sportelli del proprio comune.

Bolletta luce: si dovrà continuare a fare domanda

Ora, era previsto l’approdo in Legge di Bilancio di un emendamento che prevedeva l’erogazione del bonus in automatico per tutti coloro in possesso dei requisiti. Insomma, non sarebbe più stato necessario fare domanda; infatti, i beneficiari sarebbero stati individuati dall’Acquirente Unico – la società che gestisce le informazioni sulle utenze elettriche. In sostanza, l’Inps avrebbe trasmesso all’Acquirente Unico le informazioni sull’Isee. In seguito, l’Acquirente Unico avrebbe contattato i gestori di energia elettrica che, infine, avrebbero applicato lo sconto.

Negli ultimi giorni, però, c’è stato un decisivo passo indietro sul provvedimento. L’iniziativa – a costo zero per le casse dello Stato – era volta a rendere più semplice la procedura in modo che tutti gli aventi diritto ne potessero usufruire. D’altra parte, in molti di fatto rinunciano a usufruire del bonus perché non sanno che esiste oppure non inoltrano la domanda perché ritengono troppo macchinosa la procedura.

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