Franchigia spese mediche 2019: importo minimo, calcolo e rimborso

Spese mediche: poter usufruire della detrazione del 19% è necessario superare una certa soglia. La cosiddetta franchigia è posta a quota 129,11 euro

Franchigia spese mediche 2019: importo minimo, calcolo e rimborso
Franchigia spese mediche 2019: importo minimo, calcolo e rimborso

È ormai arrivato il momento della dichiarazione dei redditi; il 730 precompilato ha reso la vita più semplice per moltissimi contribuenti che, però, hanno sempre la possibilità di integrare il modulo con le spese che danno diritto alle detrazioni Irpef.

Spese mediche: necessario superare la franchigia

Tra queste anche le spese sanitarie che andranno aggiunte nel quadro E; per poter usufruire della detrazione del 19% è necessario superare una certa soglia. La cosiddetta franchigia è posta a quota 129,11 euro: in pratica, bisogna sommare il totale delle spese mediche e per farmaci sostenute e sottrarre la cifra di 129,11 euro. Al risultato poi si deve applicare la percentuale del 19%. Semplice capire allora che se si è spesa una cifra inferiore non si potrà usufruire di alcune detrazione per i costi medici sostenuti; è sempre necessario che le spese superino la franchigia, insomma, e la detrazione si applica solo alla parte eccedente.

Al di là dell’operazione prettamente aritmetica, bisogna sottolineare che si può usufruire della detrazione solo se le spese sono effettivamente a carico di chi le ha sostenute. Anche per familiari a carico, quindi, ma con reddito non superiore a 2.840,51 euro; da ricordare che le spese sanitarie per cui è prevista l’esenzione del ticket possono essere portate in detrazione anche se sostenute per familiari non a carico. In ogni caso, non devono superano il limite dell’imposta lorda annua. Detto ciò, alcune spese sostenute per persone affette da disabilità si possono detrarre senza applicazione di alcuna franchigia.

Spese mediche: le istruzioni dell’AdE

Nello specifico, la detrazione è da applicare alle spese sostenute per prestazioni chirurgiche (anche trapianto di organi) e specialistiche; analisi e indagini; acquisto o affitto di protesi sanitarie e di dispositivi medici; prestazioni rese da un medico generico; ricoveri collegati a una operazione chirurgica o a degenze. Naturalmente, anche i costi relativi all’acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica rientrano tra quelli detraibili.

Inoltre, fino al 2018, anche le spese acquisto di alimenti a fini medici speciali, con esclusione di quelli destinati ai lattanti, ricadono tra quelle che si possono portare in detrazione. Anche le spese per l’assistenza infermieristica e riabilitativa danno diritto a una riduzione d’imposta. Fondamentale è conservare i documenti che attestano la spesa per tutto il periodo in cui l’AdE potrebbe condurre dei controlli (almeno fino al 31 dicembre).

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