Pensioni ultime notizie: Decreto crescita legge, cosa cambia per gli assegni

Pensioni ultime notizie: arriva la conversione in legge del Decreto Crescita dopo l’approvazione in Senato. Ecco cosa cambia per le pensioni.

Pensioni ultime notizie: Decreto crescita legge, cosa cambia per gli assegni

Pensioni ultime notizie: arriva la conversione in legge del Decreto Crescita in seguito all’ultima approvazione avvenuta in Senato dopo quella incassata alla Camera. Ci sono diverse novità, in materia di semplificazioni fiscali e di lotta all’evasione, ma anche in materia di pensioni e lavoro. Sul lato previdenziale spicca la possibilità dello scivolo che consentirà il pensionamento in anticipo: rispetto il tempo necessario per usufruire dello scivolo sarà di 5 anni.

Pensioni ultime notizie: come funziona lo scivolo di 5 anni

Dunque, abbiamo detto che lo scivolo, originariamente pensato sui 7 anni, consentirà il pensionamento anticipato 5 anni prima dell’uscita ordinaria. La finalità principale di questa misura consiste nell’incentivare il turnover generazionale e professionale, un po’ com’è stato per Quota 100, creando occupazione e dando maggiori opportunità ai più giovani.

Per usufruire dello scivolo di 5 anni, tuttavia, bisognerà rispettare determinate condizioni e requisiti. La misura, infatti, si applica solo alle grandi aziende che contano oltre mille dipendenti e che hanno in programma un piano di ristrutturazione o riorganizzazione. Le aziende avranno la possibilità di far uscire anticipatamente i lavoratori più avanti con l’età, i quali avranno in cambio uno scivolo di 5 anni. I beneficiari di questa misura corrispondono a tutti quei lavoratori che hanno già raggiunto il requisito minimo contributivo e che si trovino a 5 anni di distanza dall’età per la pensione ordinaria di vecchiaia (a oggi, ad esempio, ne potrebbero usufruire i lavoratori con 62 anni di età).

E per quanto riguarda l’indennità? Quest’ultima sarà rapportata al trattamento lordo che è maturato al termine del rapporto lavorativo.

Ricambio generazionale e pensionati all’estero

Come abbiamo detto in precedenza, lo scopo principale di questo scivolo consiste nell’incentivare il turnover professionale e nel favorire il ricambio generazionale sui posti di lavoro. Tra le altre novità spicca anche la possibilità di ridurre l’orario lavorativo per i dipendenti al fine di assumere nuove leve.

Previste novità anche sul fronte dei pensionati residenti all’estero. Torna in auge l’aliquota agevolata al 7% sui redditi provenienti dai Paesi stranieri, a patto che il pensionato si trasferisca nei piccoli Comuni del Sud.

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