Neil Armstrong morte per malasanità, 6 milioni alla famiglia dall’ospedale

La morte di Neil Armstrong sarebbe stata oggetto di un accordo tra la famiglia e la struttura ospedaliera dove è morto dopo un intervento. I dettagli.

Neil Armstrong morte per malasanità, 6 milioni alla famiglia dall’ospedale

Neil Armstrong è l’uomo che per prima ha messo piede sulla Luna. L’anniversario dei 50 anni dallo storico evento è stato festeggiato proprio pochi giorni fa: il 19 luglio 2019. Secondo quanto riportato dal New York Times l’uomo che ha legato il suo nome ad uno degli eventi più straordinari della modernità potrebbe essere morto per un errore umano e per la precisione potrebbe essere stato addirittura vittima di un caso di malasanità.

Neil Armstrong, l’intervento ed il contenzioso

Neil Armstrong nato a Wapakoneta (Ohio), negli Stati Uniti, il 5 agosto 1930 è morto nel 2012 probabilmente a seguito di alcune complicazioni sorte nel corso di un intervento chirurgico. Le sue ceneri sono state, dopo la sua morte, sparse in mare.

La notizia fresca è che a seguito della sua morte è sorto un contenzioso tra la struttura presso cui è stato operato e la famiglia. Il contenzioso si è chiuso con un accordo, rimasto riservato sinora, per un importo complessivo pari a 6 milioni di dollari. Motivo alla base dell’accordo? La contestazione dei due figli di Armstrong secondo cui a provocare la morte del padre sarebbe stato un errato trattamento post chirurgico presso il Mercy Health-Fairfile Hospital di Cincinnati.

La contestazione

Nel dettaglio la contestazione dei figli del cosmonauta Neil Armstrong ha riguardato la rimozione dei fili di un pacemaker temporaneo. Secondo le accuse sarebbe stata una conseguente emorragia nella membrana intorno al cuore in seguito alla manovra sbagliata a provocare la morte.

La struttura ospedaliera ha sempre rigettato tale ricostruzione sebbene, evidentemente per ragioni di opportunità e per evitare una cattiva immagine derivante anche solo dall’accusa, ha deciso di procedere con l’accordo economico.

Chi ha diffuso il report riservato (93 pagine) di cui il NYT è entrato in possesso ha fatto sapere di averlo fatto nell’auspicio di salvare altre vite.

La cifra totale è stata suddivisa tra i i figli che hanno ricevuto in totale 5,2 milioni di dollari e altri familiari, tra cui i nipoti.

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