Consultazioni Mattarella: governo tecnico o elezioni anticipate. I tempi utili

Consultazioni Mattarella: spetterà al presidente della Repubblica sbrogliare la matassa della crisi politica tra M5S e Lega. Governo tecnico o voto subito?

Consultazioni Mattarella: governo tecnico o elezioni anticipate. I tempi utili

Consultazioni Mattarella – Il ritorno alle urne chiesto a gran voce da Salvini avrà dei tempi probabilmente più lunghi del previsto. E al momento appare difficile che si realizzi la voce che ieri si è andata diffondendo all’interno del Carroccio: ovvero la possibilità del voto anticipato il 13 ottobre o il 20 ottobre.

Consultazioni Mattarella, tempi più lunghi del previsto

Lo scioglimento delle Camere e l’indizione di nuove elezioni rientra nelle prerogative del Presidente della Repubblica. Ma al momento ci sono, se sarà quella la strada, una serie di passaggi da scontare. Infatti, vista la volontà di Conte di non rassegnare le dimissioni, si dovranno attendere i tempi di parlamentarizzazione della crisi. La Lega ha presentato la mozione di sfiducia al Governo di cui abbiamo riferito in questo nostro articolo. Questa soluzione allunga inevitabilmente i tempi delle eventuali nuove elezioni.

Perché si allungano i tempi? Perché la riapertura delle Camere, come riferisce il Corriere, stante la chiusura per la pausa estiva prevede la convocazione “straordinaria” dei parlamentari. Conte ieri ha annunciato che avrebbe sentito il presidente della Camera Roberto Fico (M5S) e quello del Senato Elisabetta Casellati (Fi) per la riconvocazione delle Camere.

Il Presidente del Consiglio parlerà al Senato, ovvero nella Camera in cui è nato il Governo come da prassi. Dopo la comunicazione ufficiale del presidente del Consiglio, al presidente dell’Aula – in questo caso Casellati – compete la convocazione della la conferenza dei capigruppo, composta dai presidenti dei vari gruppi parlamentari, per fissare il giorno della convocazione. In questo caso tutto lascia pensare che i tempi saranno abbastanza stretti. Una volta stabilita la data – la decisione viene presa coi tre quarti dei favorevoli ma può decidere il presidente – parte la convocazione dei senatori sotto forma di telegramma con l’indicazione della data della seduta.

Lega e M5S concordi su no a governo tecnico

Solo successivamente entrerà in gioco il presidente della Repubblica. Il quale prima di rimandare gli italiani al voto, presumibilmente, proverà a verificare altre ipotesi di governo. In queste ore non si esclude alcuna possibilità. C’è tuttavia un elemento abbastanza evidente e a tratti sorprendente. Gli ex alleati di governo sono concordi su un punto: sulla assoluta contrarietà ad un governo tecnico.

Consultazioni Mattarella – Le altre ipotesi più politiche riferiscono della eventuale alleanza tra PD e M5S. Oppure della formazione di un governo di centrodestra. In tutti questi casi c’è da fare i conti con i numeri parlamentari. Tornando invece alle date delle ipotetiche elezioni: si potrebbe arrivare al voto a novembre. O addirittura tutto potrebbe essere rinviato alla prossima primavera contestualmente alle elezioni regionali. Una serie di questioni che impegneranno nelle prossime settimane il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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