Regimi fiscali 2021: cosa cambia da gennaio prossimo e nuove tasse

Regimi fiscali: cosa cambia per quanto riguarda il terzo settore nel 2020? In arrivo una tassazione agevolata per gli ETS?

Donna in ufficio
Regimi fiscali 2021: cosa cambia da gennaio prossimo e nuove tasse

Regimi fiscali: cosa cambia per quanto riguarda il terzo settore nel 2020? Quali sono le ipotesi al vaglio del governo relativamente all’introduzione di una tassazione agevolata per gli ETS?

Regimi fiscali: in arrivo il Registro unico del terzo settore?

Si aspetta ancora l’approvazione del decreto – sul quale devono ancora esprimersi la Conferenza Stato Regioni, il Consiglio di Stato e la Corte dei Conti – da parte del Ministero del Lavoro, inoltre, il Governo, deve ancora incassare il nullaosta della Commissione Ue in merito alla proposta.

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Tuttavia, il 2020 dovrebbe essere l’anno in cui diventerà operativo il cosiddetto Runts. In pratica si tratta del registro unico del terzo settore. Secondo quanto previsto attualmente, l’iscrizione – da effettuare solo con modalità telematiche – avrà efficacia costitutiva; dunque, solo dal momento dell’iscrizione in poi un ente potrà definirsi “ente del terzo settore”, utilizzare la dicitura ETS e usufruire delle agevolazioni previste. In ogni triennio, verrà effettuata una revisione degli iscritti al Runts per verificare la permanenza dei requisiti.

Regimi fiscali: cosa cambia con il Runts?

Sostanzialmente, il decreto in questione prevede l’introduzione di un regime fiscale agevolato – forfettario – per tutti gli enti non commerciali del terzo settore e per le attività commerciali svolte dalle associazioni di promozione sociale e dalle organizzazioni di volontariato. Le agevolazioni fiscali introdotte dal provvedimento andrebbero a ricadere anche sulle imprese sociali, infine, anche le banche che emettono titoli di solidarietà potranno usufruirne sotto forma di credito di imposta.

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Per accedere al Runts, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Onlus, innanzitutto, dovranno modificare i propri statuti. All’attivazione del registro unico, si avranno massimo sei mesi per mettersi in regola rispetto a tutti i requisiti richiesti per accedervi. Terminato questo periodo, dal 2021, gli enti che non si saranno ancora iscritti al Runts dovranno devolvere il patrimonio accumulato permanendo fino a quel momento nel nuovo regime fiscale.

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