Riforma Isee 2020: cosa cambia, nuove regole e coefficienti importo

Riforma Isee 2020: l’indicatore della situazione economica equivalente potrebbe cambiare; dovrebbe avanzare una riforma il Movimento 5 Stelle

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Riforma Isee 2020: cosa cambia, nuove regole e coefficienti importo

Riforma Isee 2020: l’indicatore della situazione economica equivalente sta per cambiare? L’ipotesi sembra essere al vaglio della politica: nella compagine governativa è stata avanzata una proposta dal Movimento 5 Stelle. Come potrebbe cambiare il modello che tutti gli italiani per un motivo o per un altro conoscono?

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Il modello Isee ha lo scopo di descrivere la situazione economica in cui versano i nuclei familiari e, nello specifico, fotografare il patrimonio mobiliare e immobiliare oltre che quello reddituale di una famiglia. Dunque, se si rientra in particolari parametri – a seconda dei casi e previa presentazione all’organo che di volta in volta è deputato al controllo dei requisiti economici – è possibile ottenere il diritto a diverse agevolazioni e sconti oppure prestazioni sociali e benefici, primo su tutti il reddito di cittadinanza.

Ora, secondo quanto riferito da diversi organi di stampa a partire dal quotidiano Il Messaggero, il Movimento 5 Stelle vorrebbe ampliare la platea dei potenziali beneficiari delle varie prestazioni assistenziali attualmente previste dal nostro ordinamento. Per cui si dovrebbero articolare alcune modifiche del modello Isee relativamente alle voci riguardanti la composizione del nucleo familiare, il reddito ed il patrimonio.

Come potrebbe cambiare?

Per quanto attiene al nucleo familiare potrebbe cambiare la scala di equivalenza. In pratica, per calcolare l’Isee si utilizza l’Ise, indicatore della situazione economica, al quale viene applicata la citata scala di equivalenza. Quest’ultima, sostanzialmente, consiste nella assegnazione di un certo valore in base ai componenti del nucleo familiare: ad oggi, il parametro per un componente è pari a 1,00, per due componenti è 1,57, per 3 componenti è pari a 2,04, a 2,46 per 4 componenti, a 2,85 per 5 e così via. Inoltre, la scala di equivalenza subisce delle maggiorazioni se in famiglia sono presenti persone con disabilità. Ecco, la riforma delle Isee si muoverebbe nella direzione di aumentare il valore della scala di equivalenza all’aumentare dei figli, andando anche a distinguere se questi sono a carico o meno.

In secondo luogo, l’eventuale riforma dell’Isee vorrebbe che ad essere considerato non fosse più il reddito lordo ma quello netto, ciò restituirebbe una descrizione più chiara della situazione economica di una famiglia. Infine, si andrebbe a tarare l’incidenza del patrimonio – in questo momento al 20% – prendendo in considerazione il numero di figli (15% per un solo figli, 10% per due figli, 55 per tre figli ecc.).

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