Pensioni ultime notizie: taglio assegni in vista? Ecco chi rischia

Pensioni ultime notizie: perché è utile, se non prioritaria, una pensione di garanzia per i giovani? Ce lo spiega qualche numero da non sottovalutare.

Pensioni ultime notizie taglio assegni in vista
Pensioni ultime notizie: taglio assegni in vista? Ecco chi rischia

Sul fronte pensioni ultime notizie ci parlano dei giovani lavoratori di oggi, che un domani saranno pensionati. In un mondo del lavoro in continua mutazione, a cambiare sarà anche il panorama previdenziale. Fra alcuni decenni i pensionati supereranno in numero i lavoratori, per colpa del calo demografico. I lavoratori di oggi, invece, andranno in pensione in futuro con un assegno da un importo molto basso. Colpa delle carriere discontinue, della precarietà, e anche del metodo di calcolo interamente contributivo. Da qui l’attenzione posta da sindacati, e non solo, sulle pensioni del futuro, e quindi la proposta di una pensione di garanzia per i giovani, con importo fissato a 780 euro. Il tema è stato anche oggetto di confronto nel tavolo di discussione dello scorso 3 febbraio.

Pensioni ultime notizie: perché la pensione di garanzia è fondamentale

Stando a una recente analisi della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro un altro segnale rilevante del problema che dovremo affrontare riguarda un dato in particolare: la riduzione del numero di ore lavorate nell’arco dell’ultimo decennio. Quello preso in esame è il decennio 2008-2018, e proprio in questo lasso di tempo c’è stata una riduzione del 4,6% di ore lavorate: dalle 1.806 registrate nel 2008 alle 1.722 segnate nel 2018. Questa diminuzione equivale purtroppo non ad un aumento della qualità della vita, bensì a una riduzione della retribuzione e quindi dell’assegno pensionistico futuro.

A tutto questo si aggiunge il calcolo contributivo che diventerà il metodo definitivo a partire dal 2036, anno nel quale il sistema misto (retributivo e contributivo, per chi si è trovato a cavallo di due periodi) sarà ormai esaurito. A partire dal 1° gennaio 1996, infatti, è avvenuto il passaggio ufficiale al sistema contributivo, pertanto l’assegno pensionistico si baserà solo sui contributi versati. Tuttavia, vista la situazione dell’odierno mondo del lavoro, spesso i lavoratori hanno iniziato a versare tardi i contributi, senza contare la discontinuità che spesso contraddistingue le carriere e le condizioni di precarietà, tant’è che il lavoratore quando potrà finalmente accedere alla pensione (molto tardi) riceverà un assegno dall’importo basso.

Taglio assegni per i giovani, le soluzioni

Pensioni ultime notizie – La necessità di una pensione di garanzia sembra dunque essere l’unica strada percorribile per evitare un aumento drastico della povertà tra qualche anno, a meno che non si opti per una previdenza complementare privata, che però ha un costo che tutti non possono permettersi. Altra possibilità ipotizzata dal presidente Inps Pasquale Tridico è l’istituzione di un Fondo integrativo pubblico dedicato ai giovani lavoratori di oggi. Sono solo ipotesi per il momento, ma il problema necessita di una soluzione nel breve tempo possibile, anche a partire dalla prossima grande riforma.  

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