Pensioni ultime notizie: Cazzola critica ancora la Quota 100

Pensioni ultime notizie: dal coronavirus a Quota 100. L’economista Giuliano Cazzola critica ancora la misura di pensione anticipata in scadenza nel 2021.

Pensioni ultime notizie: Cazzola critica ancora Quota 100
Pensioni ultime notizie: Cazzola critica ancora la Quota 100

Pensioni ultime notizie: Giuliano Cazzola parla di Coronavirus e degli effetti e delle conseguenze che l’epidemia lascerà nel nostro Paese una volta superata la fase critica. Ci saranno diversi aspetti politici da affrontare, tra cui il sovranismo e i suoi principi, ma anche la riforma pensioni sarà un tema da toccare. Quest’ultimo soprattutto considerando le conseguenze che Quota 100 avrebbe potuto provocare al sistema sanitario, per una semplice ma opportuna questione di risorse investite. Adesso che c’è l’emergenza, la sanità soffre anche quegli interventi.

Pensioni ultime notizie: Cazzola e le conseguenze del Coronavirus

Cazzola afferma che inizialmente l’epidemia è stata resa ancora più grave perché i media, assecondando la propria natura, non hanno rassicurato ma contribuito ad aumentare il panico. Cazzola incolpa così una “comunicazione mediatica e non che, invece di rassicurare, ha finito per comportarsi come lo scorpione che, per obbedire alla sua natura, uccide la rana che lo porta sull’altra sponda del fiume”. Un giorno, speriamo presto, il trauma collettivo sarà superato e assorbito, ma guardandoci attorno, per l’economista, ci scopriremo circondati da macerie e devastazioni che avranno già colpito i rapporti economici, sociali e civili del Paese.

La sconfitta del sovranismo e l’autonomia differenziata

Si tratta a tutti gli effetti di una nuova fase della crisi, con una chiusura dei mercati nei confronti di prodotti e servizi italiani. “Occorre fare i conti con una diffusa percezione che non si supera stanziando decine di miliardi a favore delle imprese”. Ci sarà poi il lato economico da affrontare. Per Cazzola il coronavirus ha scoperchiato due importanti questioni. In primis, “una cocente sconfitta del sovranismo”, determinata soprattutto dalla consapevolezza che lo Stato-nazione, “in assenza di un coordinamento istituzionale e politico sovranazionale, non riesce a misurarsi con un avversario che non conosce confini”. Infatti, “quando gli Stati appartenenti a una comunità organizzata sono costretti ad agire in proprio, vengono a galla gli egoismi, la mancanza di solidarietà e persino antichi sentimenti malevoli che si credevano superati”.

La seconda questione importante riguarda l’autonomia differenziata. La malattia ha colpito maggiormente le tre regioni che si muovevano in questa direzione, il cui impegno è ancora oggi assolutamente da riconoscere. Eppure “il Paese si è reso conto che, in occasione di eccezionali frangenti, è indispensabile poter disporre di un’autorità centrale forte e quindi di uno Stato autorevole che non sia costretto a esercitare i poteri di intervento in concorso con altre istituzioni territoriali”. Da qui la necessità dell’intervento della Protezione Civile su tutto il territorio della penisola. “Il Servizio Sanitario Nazionale ha fornito prove di valore, efficienza e abnegazione. Ma deve tornare a essere un servizio nazionale, non la confederazione di venti servizi regionali”.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 e gli effetti devastanti per la sanità

La chiosa è proprio sulla riforma pensioni e in particolare su Quota 100. “Quando varò la sua controriforma delle pensioni il governo giallo-verde venne messo in guardia sugli effetti devastanti che Quota 100 e le altre misure avrebbero potuto provocare nel settore della sanità, persino in condizioni normali. Figuriamoci in una situazione di emergenza. Ma tutto fu inutile”.

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