Pensioni ultime notizie: Quota 100 è finita, come cambia l’anticipata

Pensioni ultime notizie: con l’addio a Quota 100 sparisce un’altra misura di anticipata, che dovrebbe essere sostituita da un altro nuovo intervento.

Pensioni ultime notizie Quota 100 è finita
Pensioni ultime notizie: Quota 100 è finita, come cambia l’anticipata

Pensioni ultime notizie: Quota 100 si avvicina al suo epilogo. Questo avverrà a quella che è la data della sua scadenza naturale, ovvero il 31 dicembre 2021, ma è ovvio e certo il suo addio. Con la crisi sanitaria, il discorso sulla riforma generale del sistema pensionistico, avviato da un confronto costruttivo tra governo e sindacati, è rimandato a data da destinarsi. Se ne parla ancora, ma non è oggi la priorità. Certamente non ci sarà alcuna proroga di Quota 100 (ma non ci sarebbe stata senza nemmeno coronavirus) e quindi si ampliano gli scenari relativi a ciò che accadrà dopo Quota 100 e a quali saranno le nuove misure di anticipata che interverranno nel sostituirla, per evitare lo scalone di 5 anni che si verrebbe a creare a partire dal 1° gennaio 2022.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 addio, e dopo?

Tra le ipotesi prese in considerazione si è parlato di una pensione anticipata totalmente contributiva, basata cioè sui contributi versati dal lavoratore durante la sua carriera. Uno scenario che però influirebbe in modo decisivo sull’importo dell’assegno e che sarebbe di difficile accesso soprattutto per chi ha avuto carriere discontinue.

Tra Quota 102 e flessibilità a 62 anni

Secondo scenario è quello che prevede un ampliamento del requisito anagrafico previsto per Quota 100, attualmente a 62 anni, che aumenterebbe così a 64 anni. Sotto l’aspetto dei contributi, invece, si resterebbe a un minimo di 38 anni. In questo modo si avrebbe una Quota 102 anziché una Quota 100.

C’è poi la proposta lanciata da Domenico Proietti della Uil, che ha recentemente parlato di una flessibilità intorno ai 62 anni: ciò consentirebbe una maggiore tutela alle persone che saranno espulse dal mercato del lavoro per colpa delle conseguenze economiche determinate dalla crisi sanitaria. Infine, c’è l’idea di una estensione della quattordicesima pensione a tutte quelle persone che percepiscono fino a 1.500 euro l’anno.

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