Contributo a fondo perduto per imprese: la guida dell’Agenzia delle Entrate

Il Decreto Rilancio ha istituito anche un contributo a fondo perduto per le imprese: ecco i punti chiave nella guida dell’Agenzia delle Entrate.

Contributo a fondo perduto per imprese
Contributo a fondo perduto per imprese: la guida dell’Agenzia delle Entrate

Recandosi sul portale dell’Agenzia delle Entrate, si viene accolti da una schermata che rimanda all’area tematica relativa al contributo a fondo perduto per le imprese. Tale contributo è previsto dal Decreto Rilancio licenziato lo scorso 19 maggio 2020 ed è destinato ai titolari di attività d’impresa, di lavoro autonomo e agricolo. Il beneficio corrisponde all’erogazione di una somma commisurata alla riduzione del fatturato causata dall’emergenza sanitaria del Covid-19.

Contributo a fondo perduto: a chi spetta e requisiti

Il contributo a fondo perduto spetta a tutti i titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo, oppure che sono titolari di reddito agrario, e il suo importo è parametrato in base alla perdita del fatturato causa dall’emergenza epidemiologica e dalle sue relative conseguenze.

Per ottenere questo beneficio è necessario che nel 2019 non si abbia conseguito un ammontare di ricavi e compensi superiore a 5 milioni di euro. Inoltre, bisogna soddisfare almeno una delle seguenti tre condizioni:

Contributo a fondo perduto: come fare richiesta

La richiesta per ottenere il contributo a fondo perduto si può effettuare solo ed esclusivamente in via telematica a partire dallo scorso 15 giugno e fino a giovedì 13 agosto 2020. Nell’eventualità in cui il soggetto richiedente sia un erede che continua l’attività per conto del soggetto deceduto, le date di presentazione della domanda variano: si potrà presentarla, sempre in via telematica, a partire dal 25 giugno e fino a lunedì 24 agosto 2020.

A questo link potete accedere al modello di richiesta del contributo, mentre qui troverete le istruzioni per la compilazione.

Si può presentare la domanda autonomamente, ma bisogna essere in possesso delle credenziali SPID, o Entratel/Fisconline o Carta Nazionale dei Servizi.

Gli importi

Come abbiamo scritto prima, l’ammontare del contributo è parametrato applicando una differente percentuale alla differenza tra l’importo del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e quello relativo al mese di aprile 2019. Le percentuali sono così indicate:

L’Agenzia delle Entrate fa sapere che il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

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