Conto corrente luglio 2020: ecco come il fisco spia tutti i movimenti

Ultimi aggiornamenti sul conto corrente luglio 2020: ecco come il fisco controlla i conti dei contribuenti italiani individuando i movimenti più sospetti.

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Conto corrente luglio 2020: ecco come il fisco spia tutti i movimenti

Ultime notizie sul conto corrente luglio 2020: non parleremo di quale sia il miglior conto dove depositare i soldi, bensì dei controlli con i quali il fisco controlla le tasche dei contribuenti (e risparmiatori) italiani e degli strumenti che utilizza. Infatti, grazia alla Manovra 2020, l’Amministrazione Finanziaria ha maggiori poteri di monitoraggio dei conti correnti, al fine di stanare i potenziali evasori, e più poteri di controllo li ha anche la Guardia di Finanza. Ecco come funzionano i controlli del fisco e come avvengono.

Conto corrente luglio 2020 sotto controllo: il risparmiometro

Il primo strumento importante che serve al fisco per controllare movimenti sospetti è senza dubbio il risparmiometro. Noto anche come evasometro (il nome è emblematico) controlla tutti i prodotti e gli strumenti finanziari in possesso dei contribuenti: quindi non solo il conto corrente, ma anche il conto deposito, il possesso di obbligazioni, di buoni fruttiferi postali, le carte di credito e altri prodotti finanziari, nonché i dati relativi alle fatture. Il risparmiometro è stato pensato per individuare e scoprire ingerenze tra i redditi dichiarati dal contribuente e il risparmio accumulato.

La Superanagrafe dei conti correnti

C’è poi un altro strumento dal nome altisonante che serve a monitorare i conti degli italiani e a stanare eventuali evasori: Si tratta della Superanagrafe dei conti correnti, ovvero un maxi-archivio dal quale è possibile incrociate tutte le informazioni dalle diverse banche dati e confrontare le informazioni in possesso dell’Amministrazione Finanziaria e tributaria, dell’Inps, nonché di banche e Poste. Grazie a questo incrocio di informazioni, è possibile conoscere maggiori informazioni sulla ricchezza del contribuente, su quanto effettivamente guadagnato e su quanto, invece, dichiarato.

Conto corrente luglio 2020: il valore dell’Isee

Infine c’è un terzo strumento che racconta la ricchezza e il patrimonio del contribuente e questo è il valore Isee, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, lo strumento che serve a conoscere la ricchezza reddituale e patrimoniale di un nucleo familiare e che è usato come parametro base per l’assegnazione di sconti e agevolazioni fiscali o di prestazioni di sostegno sociale. Con l’Isee è possibile sapere la giacenza media dei prodotti e strumenti finanziari, nonché il valore del patrimonio immobiliare e di quello mobiliare posseduto.

Quando scattano i controlli

Ovviamente il fisco non controlla indiscriminatamente tutti i conti correnti per curiosità, come una sorta di Grande Fratello. I controlli e gli accertamenti possono scattare solo quando c’è un importante scostamento tra quanto denunciato in dichiarazione di redditi e quanto effettivamente posseduto. Insomma, se il contribuente spende più di quanto guadagna, allora può scattare il controllo: generalmente lo scostamento tra entrate e uscite deve essere superiore al 20% affinché scatti il controllo fiscale.

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